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Lega Araba - Dichiarazione ufficiale da Istanbul

La Lega Araba, la cui delegazione ha preso parte a Istanbul alla 51a Sessione di Emergenza, ha condannato i raid aerei israeliani contro l'Iran, e ha sollecitato l'immediata cessazione dell'escalation militare, e sostenuto la necessità di implementare gli sforzi regionali e internazionali per prevenire un ulteriore deterioramento della situazione e lavorare per un cessate il fuoco globale.

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I ministri degli Esteri della Lega Araba a Istanbul, hanno discusso gli sviluppi relativi ai conflitti in Medio Oriente, in particolare gli attacchi israeliani contro l'Iran iniziati il ​​13 giugno. La dichiarazione finale rilasciata dopo la riunione di emergenza ha affermato che l'attacco israeliano costituisce "una palese violazione della sovranità di uno Stato membro delle Nazioni Unite e una minaccia alla pace e alla sicurezza regionale". La Lega Araba ha esortato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad agire rapidamente e ad assumersi le proprie responsabilità per fermare l'escalation, avvertendo che il mancato intervento potrebbe far precipitare la regione in una maggiore instabilità. I ministri hanno chiesto la ripresa dei negoziati sul programma nucleare iraniano e hanno espresso sostegno agli sforzi diplomatici volti ad allentare le tensioni.

La dichiarazione ha collegato le recenti ostilità alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza, chiedendo la fine delle operazioni militari israeliane, un accesso umanitario immediato e duraturo e la cessazione delle azioni illegali israeliane nella Cisgiordania occupata. I ministri hanno avvertito che la condotta di Israele sta spingendo la regione verso un conflitto più ampio. E' stato ribadito il sostegno all'Iniziativa di Pace Araba del 2002 per il riconoscimento di Israele in cambio di uno Stato palestinese indipendente in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Hanno inoltre chiesto rinnovati sforzi per raggiungere una soluzione a due Stati.

Hanno chiesto di "condannare qualsiasi violazione dello spazio aereo dei paesi della regione da parte di qualsiasi parte e di astenersi dall'attaccare impianti nucleari soggetti alle garanzie dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica".

Hanno inoltre sottolineato "la necessità che tutti i paesi della regione aderiscano al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari".

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