Lega Araba - “No a escalation in Libia, ma dialogo e diplomazia”
- 6 set
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Assadakah News - Il Segretario Generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, ha invitato a fermare l'escalation nell'ovest della Libia e a risolvere le dispute attraverso il dialogo, avvertendo che il continuo dispiegamento di forze militari vicino alla capitale Tripoli rischia di far ripiombare il Paese in una spirale di conflitti, con gravi conseguenze per la sicurezza e l'unità della Libia.

In un comunicato, Aboul Gheit ha espresso "profonda preoccupazione" per l'aumento delle tensioni nell'ovest del Paese, sottolineando che la Lega Araba sta seguendo da vicino gli sviluppi della situazione. Il portavoce del Segretario Generale, Jamal Rushdi, ha riportato l'appello di Aboul Gheit a tutte le parti coinvolte affinché cessino l'escalation, evidenziando che "l'uso della violenza porterà solo a un approfondimento delle divisioni". Aboul Gheit ha esortato tutte le parti a impegnarsi seriamente nei percorsi di negoziazione, riaffermando la disponibilità della Lega Araba a sostenere il dialogo inter-libico per promuovere la stabilità, in collaborazione con partner regionali e internazionali. Nella giornata di lunedì, la Missione delle Nazioni Unite in Libia aveva chiesto a tutte le parti di interrompere "con urgenza" ogni forma di escalation a Tripoli, astenendosi immediatamente da azioni che possano mettere a rischio i civili. La missione ha ribadito il proprio "profondo disagio" per le notizie di crescenti tensioni e la continua mobilitazione militare, che potrebbe portare a scontri armati.
In agenda anche come fermare l’aggressione israeliana a Gaza. I ministri degli Esteri della Lega Araba si incontrano al Cairo nell'ambito di un meeting che si tiene a cadenza regolare a livello ministeriale. Secondo quanto riportato dai media arabi, la sessione si concentrerà sulla questione palestinese, compresi gli sforzi per convincere un maggior numero di Paesi occidentali a riconoscere uno Stato palestinese e a fermare "l'aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza".







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