Libano - Presidente Aoun denncia nuovi attacchi israeliani
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Assadakah Beirut - Il presidente della Repubblica libanese, Joseph Aoun, ha duramente criticato l'ondata di attacchi israeliani di questo pomeriggio nel sud del paese. Si è trattato di un crimine e di una violazione del diritto internazionale umanitario.

"Ogni volta che il Libano ha dimostrato la sua apertura a un approccio negoziale pacifico per risolvere le questioni in sospeso con Israele, quest'ultimo ha intensificato la sua aggressione contro la sovranità libanese, mostrando il suo disprezzo per la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza e moltiplicando le violazioni dei suoi impegni in base all'accordo sulla cessazione delle ostilità", ha dichiarato a quanto riferito dal quotidiano L'Orient-le Jour.
"E' passato quasi un anno da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco e durante questo periodo Israele non ha risparmiato alcuno sforzo per mostrare il suo rifiuto di qualsiasi soluzione negoziata tra i due paesi", ha aggiunto, "messaggio ricevuto".
Negli attacchi israeliani sono state coinvolte anche le forze Unifil hanno osservato numerose incursioni aeree israeliane a Tayr Dibbah, Taibe e Ayta al Jabal, all'interno della nostra area di operazioni nel Libano meridionale. Questi attacchi aerei costituiscono chiare violazioni della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Si verificano mentre le Forze Armate libanesi stanno intraprendendo operazioni per controllare armi e infrastrutture non autorizzate nell'area del Litani meridionale. Qualsiasi azione militare, soprattutto di tale portata distruttiva, minaccia la sicurezza dei civili e mina i progressi compiuti verso una soluzione politica e diplomatica". "Le forze di peacekeeping - prosegue la missione Unifil - continuano a sostenere sia il Libano che Israele nell'attuazione della Risoluzione 1701 e sono sul campo con i soldati libanesi, lavorando per ripristinare la stabilità nel Libano meridionale. Chiediamo a Israele di cessare immediatamente questi attacchi e tutte le violazioni della risoluzione 1701. Allo stesso modo, esortiamo gli attori libanesi ad astenersi da qualsiasi risposta che possa aggravare ulteriormente la situazione. Sia il Libano che Israele devono rispettare gli obblighi previsti dalla risoluzione 1701 e dall'intesa raggiunta a novembre, per evitare di mettere a repentaglio gli attuali progressi duramente conquistati".







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