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Massa Marittima - La Cinghialessa tra storia, scienza, poesia, arte e sport


Letizia Leonardi - Il Club “La Cinghialessa”, goliardico e culturale, il 28 ottobre è arrivato in località Ghirlanda, frazione di Massa Marittima, per iniziare la giornata alla storica trattoria “Da Sbrana”. Tra taglieri di antipasti, tortelli maremmani e gustoso maialino, non solo il palato ne ha goduto. Tra una pietanza e l’altra infatti non sono mancati i momenti culturali che hanno spaziato a tutto tondo, grazie alle chicche che l’organizzatore degli eventi e fondatore del Club, Franco Balloni, tira sempre fuori dal cilindro.



Il primo applauso è andato alla gavorranese Oriana Felici, sempre presente agli incontri, per un successo in campo sportivo. Ricorreva infatti, l’anno 1965 e a Bagno di Gavorrano, sulla falsariga dei Giochi della Gioventù, era stata organizzata la prima edizione dei “Giochi della zona mineraria”. Tale manifestazione si era svolta con il patrocinio del Coni e in collaborazione dell’Arci e dell’Uisp. A partecipare, molti atleti dei Comuni di Gavorrano, Follonica, Scarlino, Massa Marittima, Monterotondo, Montieri e Roccastrada. Oriana Felici aveva gareggiato nella disciplina del salto in alto, aggiudicandosi il terzo posto, riuscendo a saltare 103 cm di altezza. Al di là della prestazione sportiva, si tratta comunque di una testimonianza dei tempi pionieristici della diffusione dello sport femminile anche in aree rurali, un’esperienza significativa per quegli anni.


Dopo lo sport è arrivato il momento della scienza con l’astrofilo Paolo Volpini, recentemente intervistato come responsabile della divulgazione della UAI – Unione Astrofili Italiani, dalle conduttrici della trasmissione “Le Lunatiche” di Radio Due Rai del 22 ottobre per l’iniziativa “Notte internazionale della Luna”, curata dalla Nasa e di cui la UAI è partner ufficiale per l’Italia. Paolo Volpini, nel suo intervento, ha avvisato i presenti sulla possibilità, quella stessa sera, di poter ammirare una parziale eclissi di Luna.

Ovviamente, come tradizione degli incontri del club, non è mancato il momento poetico con i versi del Conte Bernardino da Perolla, alias Franco Balloni, che ha letto il suo componimento in ricordo, della piacevole giornata. A fine pranzo, Franco Balloni ha abbandonato la veste del Conte per indossare quella dello storico del territorio e ha raccontato la rocambolesca esistenza di Ferdinando Sabatelli, noto come il brigante Falcino. Una storia di fine Ottocento che ha trasformato un integerrimo lavoratore in un brigante per vendetta contro i soprusi dell’allora direttore della Società Boracifera di Monterotondo Marittimo, Pietro Randelli. Si è trattato di un delitto d’onore e di amore. Una coinvolgente storia d’altri tempi che ha catalizzato l’attenzione dei presenti.


Dopo l’ottimo pranzo, tutta la comitiva si è recata nella parte alta di Massa Marittima per visitare il museo di San Pietro all’Orto. Lì hanno trovato l’artista e storico locale Dino Petri che è stato una guida eccezionale, per illustrare i suoi magnifici disegni esposti all’interno del museo in una mostra temporanea dal titolo “Fonderie e Ferriere dell’alta Maremma”. Attraverso le opere di Petri si sono riscoperti luoghi dove un tempo si lavorava e produceva nel settore minerario e siderurgico. Edifici che oggi sono stati ristrutturati, come la Fonderia Leopolda, altri purtroppo sono diventati dei ruderi, completamente abbandonati all’incuria del tempo.

L’artista ottantaduenne Dino Petri, nativo di Scansano in provincia di Grosseto, vive dal 1962 a Massa Marittima. Ha frequentato a Milano l’Accademia Cimabue, lo studio di affermati pittori milanesi e corsi internazionali dell’Istituto d’Arte di Urbino. Le proprie opere sono state esposte a Roma, nel 1962, al Palazzo delle Esposizioni. Ha dipinto opere murali dedicate a San Bernardino, 21 palii per il Balestro del Girifalco di Massa Marittima, disegnato marchi, manifesti, etichette per vini, illustrazioni e copertine di varie pubblicazioni.


Fortemente legato al suo territorio, Dino Petri, ha unito il suo talento artistico alla passione per la storia locale tanto che è stato parte attiva di molte associazioni culturali di ambito storico, artistico e di promozione turistica. Nelle sale del museo, realizzato nell’edificio dell’ex convento degli Agostiniani, si possono invece ammirare preziose antiche opere di arte sacra, dall’XI al XVI secolo, provenienti dalla cattedrale di San Cerbone e da altre chiese della cittadina. Oltre alla Maestà di Ambrogio Lorenzetti, sono esposte sculture, pitture e oggetti di oreficeria di Giovanni e Andrea Pisano, Pietro Lorenzetti e Stefano di Giovanni, detto il Sassetta. Opere straordinarie che testimoniano la grande attenzione dedicata all’arredo dei luoghi di culto.

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