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Immagine del redattoreLetizia Leonardi

Nagorno Karabakh - Dal primo gennaio non esisterà più


Letizia Leonardi - Conto alla rovescia per l'autoproclamata Repubblica d'Artsakh. Dal primo gennaio 2024 il Nagorno Karabakh non esisterà più. Sarà cancellato dalle cartine geografiche e farà parte ufficialmente del territorio della Repubblica dell'Azerbaijan. I leader della piccola e storica enclave armena hanno annunciato, secondo gli accordi presi tra la parti, con la mediazione del comando del contingente russo di mantenimento della pace e con i rappresentanti della Repubblica dell'Azerbaigian, che tutte le istituzioni dell'autoproclamata repubblica saranno sciolte, a partire dal primo giorno di gennaio 2024. Il decreto emanato annuncia anche lo scioglimento di tutte organizzazioni governative e il disarmo dell'esercito.

Il presidente di quella che era l'Artsakh, Samvel Sahramanyan, non ha avuto alternative e ha firmato il decreto che sancisce la fine di uno Stato che nessuno, per convenienze politiche ed economiche, ha voluto mai riconoscere ma che da oltre duemila anni era stato sempre governato e abitato da armeni. Un'altra terra scippata al pacifico popolo della terra di Hayk. Un epilogo doloroso dopo trent'anni di contesa e di sanguinose guerre. L'ignavia del mondo intero non riscrive solo la storia del martoriato popolo armeno ma anche quella dell'intera regione. Un pericolo incombe anche sull'Armenia. Intanto prosegue l'esodo della popolazione di etnia armena che teme altrimenti pulizia etnica e ostilità da parte degli azeri. Quasi 80 mila armeni, su circa 120 mila, hanno già lasciato le loro case e la loro terra. Di questo passo, tra pochi giorni, in quel territorio non resterà più nemmeno un armeno. Ora la richiesta rivolta all'Azerbaijan è quella di rilasciare tutti i detenuti armeni e dell'ex ministro Ruben Vardanyan, che è stato sempre un grande sostenitore della pace. Si tratta infatti di un filantropo, uomo d'affari e co-fondatore di fama mondiale dell'iniziativa umanitaria Aurora Prize, che sostiene la costruzione della pace e fornisce istruzione e assistenza sanitaria alle persone di tutto il mondo.

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