Palestina - Solidarietà e riconoscimento dall'Italia
- 1 ago
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Aggiornamento: 2 ago

Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Lo sdegno, anche se tardivo, per la carneficina che sta avvenendo da mesi e mesi a Gaza, sta ormai raggiungendo il limite del livello di sopportazione anche dei più indifferenti o dei sostenitori della sterile affermazione “operiamo per la pace senza schierarci per una delle due fazioni”.
Ribadendo con Gramsci la gravità di chi sceglie l’indifferenza, fortunatamente molte realtà, dai piccoli comuni italiani, ai grandi Governi, stanno uscendo dall’ignavia e, al colmo dell’indignazione, si stanno impegnando in gesti importanti a favore della condanna del genocidio e a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina.
Di questi ultimissimi giorni è l’annuncio della Gran Bretagna sull’imminente riconoscimento dello Stato di Palestina, dopo la decisione della Francia di pochi giorni fa ma anche dopo la posizione di Norvegia e Slovenia di qualche mese fa. Sono 147 gli Stati che hanno dichiarato il riconoscimento a oggi. Il Governo italiano, purtroppo, continua ad accampare scuse ridicole scegliendo di non cogliere la gravità della situazione e di non allontanarsi dalle politiche genocidarie del governo di Netanyahu.
A ogni modo, in Italia, tra la popolazione, spirano venti di giustizia e il territorio del nostro Paese si sta costellando di tanti e sparsi atti di sostegno e solidarietà al devastato popolo palestinese.
Sul Municipio di Macchiagodena, paese molisano, sventola alta la bandiera della Palestina sulla facciata del Comune. Il Consiglio Comunale ha espresso pieno sostegno e solidarietà al popolo palestinese e ha chiesto al Governo di riconoscere lo Stato di Palestina come entità sovrana.
Un Comune del Sassarese, Sennori, in Sardegna, si è schierato contro le azioni militari di Israele in Medio Oriente, ha riconosciuto lo Stato di Palestina e ha gridato “NO al genocidio” a Gaza. Questo slogan sarà esposto, insieme allla bandiera della Pace, sulla facciata del Municipio, a seguito della delibera comunale.
Per continuare l’elenco delle iniziative, il Senato accademico del Gran Sasso Science Institute (Gssi) dell’Aquila, in Abruzzo, ha approvato una petizione promossa dall’associazione Alumni Gssi e dal collettivo studentisco R4GE for Palestine, esprimendo solidarietà alla popolazione palestinese. Approvato il 24 luglio, il testo condanna “tutte le violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani commesse da Israele nei territori occupati” e chiede di rafforzare le iniziative diplomatiche e politiche per fermare il conflitto. L’Istituto intende, inoltre, rafforzare iniziative accademiche, educative e umanitarie orientate alla costruzione di una cultura della pace, promuovendo partenariati con istituzioni palestinesi e riaffermando “il ruolo dell’università come spazio critico e anticoloniale, esplicitamente schierato contro ogni forma di oppressione e violenza istituzionalizzata”.
Importante l’emendamento emesso dai gruppi dell’opposizione del Consiglio regionale del Lazio che riguarda lo stanziamento di un milione di euro da destinare all’emergenza umanitaria che sta colpendo la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. In una nota, i capigruppo regionali Mario Ciarla (PD), Marietta Tidei (IV), Claudio Marotta (Sce), Alessio D’Amato (Azione), Adriano Zuccalà (M5S), Alessandra Zeppieri (S.E.P.), hanno affermato che “non c’è neutralità possibile davanti a un disastro di queste proporzioni” e hanno sostenuto che “ questa è una scelta politica e morale. Non si tratta solo di aiutare chi è lontano: si tratta di decidere da che parte vogliamo stare”.







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