Papa Francesco - L’importante relazione con i Paesi arabi
- Roberto Roggero
- 24 apr
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Assadakah News - L'Agenzia Nazionale di Informazione della Santa Sede ha seguito i media italiani e stranieri che hanno riportato la cerimonia funebre di Papa Francesco, e ha citato le dichiarazioni dei cardinali e degli ambasciatori pontifici sulle 47 visite pastorali di Sua Santità che includevano Paesi che non erano mai stati visitati da un'autorità pontificia, soprattutto nelle zone più remote del continente africano, come la Repubblica del Togo.
Diversi hanno citato l'arcivescovo Paolo Martinelli, che dal maggio 2021 è il vicario apostolico nel sud della penisola arabica, in una provincia ecclesiastica che comprende Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen. Il vescovo Martinelli ha definito il Documento sulla Fratellanza Umana Fratelli, firmato negli Emirati Arabi Uniti, come “un testo profetico che invita le religioni ad agire insieme, per il bene dell'umanità.

"Il dolore e la sofferenza che stiamo vivendo in queste ore a seguito della conclusione del cammino terreno di Papa Francesco è di per sé una prima testimonianza dell'importanza del suo pontificato, delle sue azioni e del suo insegnamento", ha detto. Ha ricordato la sua storica visita del 5 febbraio 2019 negli Emirati Arabi Uniti, che ha visto la firma del famoso documento sulla fratellanza umana insieme allo sceicco di Al-Azhar, il dottor Ahmed Al-Tayeb.
L'arcivescovo Martinelli, che in precedenza è stato vescovo ausiliare a Milano, ha riflettuto su quello che ha descritto come "l'enorme contributo" del defunto papa al dialogo interreligioso, così come su quando lo ha lasciato da una "eredità francescana". "Ha intrapreso innumerevoli iniziative per sottolineare l'importanza del dialogo tra persone di fedi diverse", ha detto. Il Documento sulla fratellanza umana è un testo unico e profetico, che rappresenta un nuovo capitolo nella storia del dialogo interreligioso.
"È la prima volta che un testo del genere viene firmato dal capo della Chiesa cattolica e dalla massima autorità dell'Islam. Ma più importante è il contenuto del documento profetico, poiché il dialogo interreligioso va oltre il dibattito dottrinale – per quanto importante – per concentrarsi sulla cooperazione interreligiosa pratica al servizio del bene comune, costruire una società più umana e fraterna, difendere la dignità di ogni essere umano, uomo o donna, e condannare assolutamente ogni forma di violenza commessa in nome di Dio, come tradimento dell'autentica esperienza religiosa. "Dobbiamo ricordare che questo documento è stato firmato in occasione dell'ottavo centenario dello storico incontro tra San Francesco d'Assisi e il Sultano Al-Malik Al-Kamil a Damietta, in Egitto. È in questo contesto che le caratteristiche francescane si riflettono chiaramente nell'insegnamento di Papa Francesco. Questo patrimonio spirituale francescano è stato confermato dall'Enciclica Fratelli Tutti del 2020, dedicata alla fraternità e all'amicizia sociale, che trova le sue radici nei testi di San Francesco d'Assisi".
L'Arcivescovo Martinelli ha sottolineato che "alla base di quel documento troviamo la richiesta fondamentale che ci viene da Dio, che ci trattiamo gli uni gli altri come fratelli e sorelle, e che riconosciamo l'infinita dignità di ogni persona umana". "È stato davvero un momento di passione e profondità spirituale", ha detto. Ricordo in particolare la commovente omelia di allora, in cui sottolineò con forza l'unicità del carattere di san Francesco (il Papa porta il suo nome) e la sua spiritualità, radicata nella realtà, profondamente impressa nell'immagine di Cristo e nel mistero di Dio, l'amore trinitario". Nel 2023, Sua Santità Papa Francesco ha visitato la Repubblica di Mongolia e a bordo del suo aereo, accompagnato da alcuni professionisti dei media, ha chiesto: Perché la Mongolia ha solo un piccolo numero di cattolici? Lui ha risposto: "Non visito il Paese per cercare cristiani, non voglio che nessuno si senta solo e disperato, viaggio per costruire ponti tra popoli diversi".
I media hanno toccato la storica visita in Iraq nel 2021, lo storico incontro tra Papa Francesco e la suprema autorità religiosa sciita Ali al-Sistani, e l'incontro delle religioni nell'antica città di Ur, dove si è tenuta per la prima volta una preghiera unificata tra le religioni a cui il Papa ha partecipato nella storica città di Ur, nel governatorato di Dhi Qar.
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