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Presidente Parlamento arabo: “L’Italia è un Paese amico”

(Agenzia Nova) - L'Italia è un Paese amico degli Stati arabi che hanno bisogno dell'influenza di Roma ed è necessaria un'azione congiunta per risolvere la crisi libica e sostenere la cooperazione economica tra le parti. Lo ha dichiarato in un'intervista ad "Agenzia Nova" il presidente del parlamento arabo, Adel al Asoomi, che ha illustrato lo stato delle relazioni dell'istituzione con sede al Cairo, in Egitto, con l'Italia e con l'Europa. "I Paesi arabi e l'Italia intrattengono da molti anni storici rapporti di amicizia, rapporti che si sono rafforzati a livello politico ed economico, ma in ambito parlamentare sono ancora al di sotto dello stato sperato", ha spiegato Al Asoomi, che lo scorso 24 novembre ha incontrato a Roma il presidente del Parlamento, Roberto Fico.

Nell'intervista, Al Asoomi ha citato la proposta presentata durante la visita in Italia, ovvero avviare un Forum parlamentare italo-arabo per rafforzare le relazioni arabo-italiane". Il presidente del parlamento arabo è intervenuto anche sul ruolo dell'Italia nelle relazioni internazionale e nel Mediterraneo allargato.

"L'Italia è un Paese amico, uno dei pilastri dell'Unione Europea, e ha una forte influenza sull'arena europea. Noi nel Parlamento arabo sosteniamo queste relazioni, speriamo che raggiungano livelli migliori e che l'Italia interceda sulle questioni arabe a livello internazionale", ha chiarito. Il parlamento arabo "ha bisogno" dell'appoggio dell'Italia "per sostenere le questioni arabe a livello internazionale. Ho concordato con il presidente della Camera dei Deputati di sviluppare meccanismi di lavoro istituzionale per rafforzare le relazioni arabo-italiane e coordinare posizioni comuni, nonché organizzare regolari visite reciproche per coordinare le posizioni su questioni di interesse comune, la prima delle quali è la Libia, che necessita di sforzi per far uscire questo Stato dalla crisi attuale".

Nell'intervista a "Nova", il presidente del parlamento arabo ha indicato anche le potenziali aree di cooperazione con l'Italia. "Penso che la cosa più importante di cui i Paesi della regione hanno bisogno in questo momento sia sostenere e rafforzare le relazioni economiche già esistenti. Tengo a sottolineare che l'Italia e i Paesi arabi hanno da tempo un profondo e storico rapporto di amicizia. Queste relazioni - ha proseguito Al Asoomi - hanno contribuito alla promozione degli scambi economici e commerciali tra le due parti. Le relazioni economiche arabo-italiane hanno visto negli ultimi anni uno sviluppo in termini di investimenti e scambi ed è stata anche costituita la Camera mista arabo-italiana, che rappresenta un passo importante nello sviluppo delle relazioni economiche e commerciali arabo-italiane".

Per quanto riguarda le relazioni tra il parlamento arabo e l'Ue, Al Asoomi non ha nascosto il proprio rammarico. "Le relazioni arabo-europee non hanno raggiunto il livello delle nostre ambizioni. Il parlamento arabo cercando di rafforzare queste relazioni perché le sfide che il mondo arabo ed europeo devono affrontare hanno molti punti in comune", ha chiarito. Il presidente del parlamento arabo ha sottolineato il lavoro per rafforzare queste relazioni e per creare un maggiore coordinamento anche per quanto riguarda il terrorismo. "Il parlamento arabo ha presentato lo scorso luglio un'iniziativa per combattere il terrorismo nei Paesi del Sahel, in coordinamento con le Nazioni Unite, con gli Stati del Sahel, l'Unione parlamentare del Mediterraneo e alcuni Paesi europei. Ho discusso di questa iniziativa con tutti i funzionari europei durante la mia recente visita in Italia, Vienna e Madrid, e ho riscontrato da tutti loro un punto di vista positivo sulla necessità per i Paesi europei di impegnarsi in modo costruttivo e piu' positivo nell'affrontare le questioni arabe", ha indicato.

Sul dossier dei diritti umani, Al Asoomi ha chiesto che l'Europa tratti "diversamente" con i Paesi arabi. "L'attuale approccio - ha detto - non va a beneficio delle relazioni arabo-europee. Vogliamo che il trattamento della questione sia in linea con le regole internazionali". Il presidente del parlamento arabo ha ribadito che "l'Europa dovrebbe prestare maggiore attenzione al rafforzamento delle relazioni con i Paesi arabi di quanto non avvenga attualmente, perché questo servirà gli interessi di entrambe le parte. Ci è la consapevolezza che tutto ciò che accade in qualsiasi regione del mondo ha un impatto dall'altra parte". A tal proposito, Al Asoomi ha ricordato che "l'Europa è stata molto colpita dalle ondate di emigrazione clandestina derivate dalla mancanza di stabilità che ha colpito alcuni Paesi arabi, oltre al terrorismo".

Infine, il presidente del parlamento arabo ha posto l'accento anche sulla "centrale" questione palestinese e sulla guerra in Yemen, menzionando poi nuovamente la crisi libica. "Vogliamo che la comunità internazionale, in generale, e la comunità europea, in particolare, si oppongano alle violazioni israeliane contro il popolo palestinese, fermando la politica delle detenzioni amministrative e rilasciandoli immediatamente. Vogliamo discutere gli sviluppi della crisi yemenita e l'escalation delle operazioni terroristiche da parte del gruppo Houthi contro l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, che minaccia la sicurezza e la stabilità araba e internazionale e mina le possibilità di pace nella regione araba. Dobbiamo anche discutere degli sviluppi della crisi libica", ha concluso Al Asoomi.

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