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Rafah - L’Italia nella missione EUBAM

Assadakah News - Il Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea ha annunciato oggi la riattivazione, approvata dal Comitato Politico e di Sicurezza, della missione EUBAM-RAFAH, conosciuta come European Union Border Assistance Mission, presso il valico di Rafah.

La missione è stata avviata su richiesta di Israele e dell’Autorità Palestinese, con il pieno sostegno dell’Egitto. Lo confermano i Ministeri degli Esteri e della Difesa che, in una nota congiunta, sottolineano che la decisione di procedere al ridispiegamento della missione civile EUBAM-RAFAH rappresenta “una misura concreta per sostenere il recente accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. L’obiettivo primario è di coordinare e facilitare il transito giornaliero fino a 300 feriti e malati, garantendo assistenza e protezione a persone vulnerabili in un contesto di emergenza umanitaria”.

La riattivazione di EUBAM-RAFAH è stata “fortemente sostenuta” dai Ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto, che, continua la nota, “grazie al lavoro congiunto dei rispettivi Dicasteri, hanno disposto l’invio di un contingente di personale dei Carabinieri entro la fine di gennaio. Questo personale sarà integrato nella Forza di Gendarmeria Europea (EUROGENDFOR), a supporto della missione”.

Nel dettaglio, l’Italia parteciperà con 7 Carabinieri, dispiegati all’interno della missione EUBAM, che si aggiungeranno ai 2 italiani già presenti nella Missione, e si farà inoltre carico del trasporto in teatro dell’intero contingente della Forza di Gendarmeria europea attraverso il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa (COVI), che coordinerà il trasferimento e il dispiegamento nell’area di militari della Guardia Civil spagnola e di gendarmi francesi, che si uniranno alla forza internazionale.

Il COVI sta già predisponendo tutte le misure necessarie per assicurare la piena operatività del contingente e il successo della missione.

La partecipazione italiana a questa iniziativa “riflette il costante impegno del nostro Paese nella promozione della stabilità e della solidarietà internazionale, in linea con i valori fondamentali dell’Unione Europea e del diritto umanitario”.

I sette carabinieri italiani che parteciperanno alla missione europea al valico di Rafah, nella striscia di Gaza, partiranno entro le prossime 48 ore, forse addirittura domani. Tutti i dettagli della missione sono stati concordati nel corso del tempo ma definiti nel corso del vertice tra i ministri degli Esteri di oggi, guidato dall’alto rappresentante Ue Kaja Kallas, alla presenza di Antonio Tajani. E la scelta è stata di affidare all’Italia tutta la parte organizzativa ed operativa della missione, per cui il comando interforze è da tempo all’opera per mettere a punto i dettagli della prima presenza europea a Gaza dopo la tregua. «Tutti concordano che la missione Ue a Rafah (Eubam, ndr) può giocare un ruolo decisivo nel sostenere la tregua. Oggi i ministri hanno concordato il suo rilancio. Questo permetterà che un certo numero di persone ferite potranno lasciare Gaza e ricevere cure mediche», ha dichiarato Kallas.


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