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Roma - Abu Mazen incontra autorità di governo

  • 7 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Talal Khrais (NNA Beirut) - La stampa italiana ha definito proficui gli incontri del Presidente palestinese durante la sua visita a Roma, sottolineando la riaffermazione da parte di Roma del suo pieno sostegno al popolo palestinese.

Mahmoud Abbas ha concluso i suoi incontri con il Presidente italiano Sergio Mattarella dopo lo storico incontro con Papa Leone XIV, capo della Chiesa cattolica, e un incontro descritto dall'ufficio del Primo Ministro italiano come amichevole e solidale.

Con il Presidente Mattarella

Al termine della sua visita a Roma, il Presidente palestinese Mahmoud Abbas ha discusso delle relazioni bilaterali con il Presidente italiano Sergio Mattarella, sottolineando l'importanza del loro proseguimento e sviluppo. Ha espresso apprezzamento per il sostegno umanitario dell'Italia al popolo palestinese, l'accoglienza dei bambini feriti, l'addestramento della polizia palestinese e la cooperazione tra i servizi di sicurezza dei due Paesi.

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L'Agenzia Nazionale Palestinese di Roma ha appreso dall'ufficio stampa della Presidenza italiana che il leader palestinese ha informato la sua controparte italiana sugli ultimi sviluppi nella scena palestinese, sugli sforzi in corso per consolidare il cessate il fuoco, fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, liberare ostaggi e prigionieri, completare il ritiro israeliano dalla Striscia e consentire allo Stato di Palestina di assumersi pienamente le proprie responsabilità.

Le agenzie di stampa italiane hanno riferito che Abu Mazen ha messo in guardia dalla continua escalation israeliana in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, dalle continue attività di insediamento e dalla violenza dei coloni contro il popolo palestinese disarmato, dai tentativi di annessione e dagli attacchi ai luoghi santi islamici e cristiani.

Con il Papa e il Primo Ministro

Il Presidente palestinese, giunto nella capitale italiana, Roma, per una visita ufficiale di tre giorni, ha incontrato il capo della Chiesa cattolica e Primo Ministro italiano Giorgia Meloni.

Il Presidente Abbas era accompagnato da Ziad Abu Amr, membro del Comitato Esecutivo dell'OLP, Ramzi Khoury, membro del Comitato Esecutivo dell'OLP e Capo dell'Alto Comitato Presidenziale per gli Affari Ecclesiastici, Majdi Khaldi, Consigliere Presidenziale per gli Affari Diplomatici, e dall'Ambasciatrice dello Stato di Palestina in Italia, Mona Abu Amara.

Stampa italiana: incontri positivi

L'incontro tra il Presidente palestinese Mahmoud Abbas e il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni a Roma il 7 novembre 2025, potrebbe essere stato il più pratico, in quanto rientra nelle competenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Affari Esteri italiani espletare le necessarie procedure esecutive.

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Il Presidente Abbas ha chiesto al Primo Ministro di riconoscere lo Stato di Palestina per salvaguardare la soluzione dei due Stati, sistematicamente minata dalle politiche israeliane, e per raggiungere la pace basata sul diritto internazionale e sull'Iniziativa di Pace Araba. Ha inoltre chiesto il riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, affinché possa vivere in pace e sicurezza accanto allo Stato di Israele.

 "È possibile che l'incontro tra il Presidente palestinese Mahmoud Abbas e il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni a Roma il 7 novembre 2025 sia stato il più pratico, in quanto rientra nella competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Affari Esteri italiani svolgere le procedure esecutive" sembra essere una dichiarazione separata e non correlata ed è stata omessa dalla traduzione.] Ha discusso con il Primo Ministro Meloni degli ultimi sviluppi sulla scena palestinese, degli sforzi in corso per consolidare il cessate il fuoco e fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, del rilascio dei detenuti di Gaza e dei prigionieri dalle carceri israeliane, del completamento del ritiro israeliano dalla Striscia, dell'assunzione delle responsabilità da parte dello Stato di Palestina e dell'avvio della ricostruzione, sottolineando al contempo la necessità di prevenire lo sfollamento e l'annessione.

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Ha affermato il pieno impegno dello Stato di Palestina in tutte le riforme intraprese per rafforzare uno Stato palestinese democratico e smilitarizzato, tenendo elezioni entro un anno dalla fine della guerra, emanando una costituzione provvisoria e leggi che regolano i partiti politici e le elezioni, promuovendo una cultura di pace e la consegna delle armi da parte di tutte le fazioni armate allo Stato di Palestina, incluso Hamas, che non avrà alcun ruolo nel governo della Striscia di Gaza, stabilendo così il principio di un solo Stato, una sola legge e una sola forza armata legittima.

Riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'Italia: Riconoscimento e non riconoscimento.

Nel 1985, il Parlamento italiano votò all'unanimità per il riconoscimento dello Stato di Palestina, ma poche ore dopo, a causa delle pressioni americane, ritirò il riconoscimento, citando l'assenza di diversi parlamentari dalla sessione.

L'Italia, unico governo da allora, ha ammorbidito la sua posizione politica, ma ha aumentato gli aiuti umanitari ai palestinesi, stanziando 30 milioni di dollari per Gaza entro il 2025.

La posizione storica di Craxi

Il 6 novembre 1985, il Primo Ministro Bettino Craxi, in una dichiarazione del governo alla Camera dei Deputati sulla politica estera, affermò con forza la legittimità della lotta armata dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), in conformità con la Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite.

L'Italia è stata tra i primi Paesi a prendere posizione e condannare ogni aggressione contro il popolo palestinese.

Il 5 agosto di quest'anno, il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha descritto il riconoscimento di uno Stato palestinese "inesistente" come "un'illusione giuridica, non un'opzione politica". Ha affermato che Roma avrebbe riconosciuto lo Stato solo una volta che la Palestina fosse stata unificata sotto un'unica autorità. Rivolgendosi alla Camera dei Deputati, ha affermato: “La prima pagina della Costituzione italiana delinea gli elementi della statualità, che non sono ancora presenti nel caso della Palestina”.

(Fonte foto : Media News Vaticano/Farnesina/Quirinale)

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