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Roma - Incontro sulla civiltà dello Yemen con S.E. Asmahan Al Toqi

Aggiornamento: 16 mag 2023


Assadakah News Agency – Si è tenuto oggi, come da programma, l’incontro fra la associazione italo-araba Assadakah, Wencome Association Itay (WAI) e S.E. Asmahan Abdulhameed Al Toqi, ambasciatrice della Repubblica dello Yemen, che ha avuto come tema portante la storia millenaria della civiltà yemenita, a cui è seguita la consegna di una targa a riconoscimento dell’impegno dell’ambasciatrice stessa, in campo diplomatico, culturale e umanitario, oltre che politico.

Al saluto del vicesegretario nazionale di Welcome Association Italy, Carlo Palumbo, è seguito l’intervento della giornalista e scrittrice Myriam Muhm, che ha poi introdotto il discorso dell’ospite d’onore, e che ha evidenziato le vicende agli albori della cultura dello Yemen, famoso fra l’altro per la raffinata qualità dell’incenso, resina utilizzata fin dall’antichità per igienizzare gli ambienti e per curare diverse patologie, dalle riconosciute proprietà anti-infiammatorie e antimicrobiche. Nell’antichità il frankincenso, come la mirra, erano prodotti naturali molto richiesti, che hanno consentito a molte popolazioni, insediatisi nella parte più meridionale della penisola arabica, di entrare in contatto con altre civiltà e organizzare il commercio delle risorse, con un notevole e reciproco arricchimento culturale.

La terra yemenita è stata luogo delle più antiche civiltà del mondo, quando i Semiti si insediarono nella regione, nel terzo millennio prima della cosiddetta l’Era Volgare. Fiorirono poi una serie di regni, che occuparono in particolare la valle di Bayhan, citato nella Bibbia e nel Corano, guidato da Bilqis, la leggendaria regina di Saba. Fra le più antiche costruzioni, da ricordare la della diga di Ma’rib - una delle meraviglie ingegneristiche del mondo antico.

I Romani chiamarono queste terre Arabia Felix, ma il tentativo di conquistarle fallì miseramente. Nel III secolo gli Himjariti unificarono il Paese, ma ebbero inizio anche le persecuzioni, fra cui quella contro i cristiani, ordinate dal re Dhu Nuwas.

Nel 630 in questa regione si diffuse e prese piede l’Islam, che avrebbe caratterizzato tuta la storia seguente. Dopo aver riconquistato la piena libertà, lo Yemen ha però fatto fatica a trovare una pace duratura. Comunque sia, le vicende degli ultimi anni si vanno concludendo in modo positivo, visto che è in corso un processo di riconciliazione tra le varie forze che compongono il paese.

Da ricordare poi il saldo legame fra Yemen e Italia, che risale a circa un secolo e mezzo fa quando Lorenzo Manzoni, nipote del ben noto Alessandro, giunse nello Yemen come esploratore. Non è chiaro se furono le relazioni scritte da Lorenzo Manzoni a stimolare chi molti anni più tardi decise di inviare un’equipe di medici italiani nello Yemen, guidati dal Dottor Cesare Ansaldi. Sappiamo però di sicuro che se Sana’a è stata dichiarata città patrimonio dell’umanità, lo si deve molto probabilmente all’intervento di Pier Paolo Pasolini, autore di un celebre documentario. Da ricordare poi le 103 moschee tutte costruite prima dell'XI secolo.

Lo Yemen però non è rappresentato solo dalle sue incantevoli città, ma anche dalle sue bellezze naturali, fra cui le isole, come quelle dell’arcipelago di Socotra.

S.E. Al Toqi ha poi concluso l’incontro: “Anzitutto un sincero ringraziamento ai partecipanti che sono qui oggi, per avere dedicato il proprio tempo. Devo dire che l’intervento della giornalista ed esperta di questioni arabe Myriam Muhm ha perfettamente esposto la questione, e di questo le sono profondamente grata. Aggiungo che lo Yemen è un Paese famoso per la millenaria storia e per il patrimonio storico-culturale, fra cui possiamo citare uno dei monumenti più significativi, che è la città di Shibam. Questo antichissimo sito è considerato uno dei primi modelli di organizzazione civile, specialmente per la costruzione di quelli che noi oggi chiamiamo grattacieli. Shibam infatti è era famosa per i magnifici edifici, come la capitale Sana'a, classificata fra i più antichi insediamenti urbani al mondo, insieme a Damasco e Aleppo. Nel VII e VIII secolo, la città si trasformò in un centro di cultura e diffusione dell’Islam, e la città vecchia ha conservato il tradizionale patrimonio religioso e politico.

Da citare anche la città di Zabid, storico centro che possiede un importante sito archeologico, in quanto fu capitale dello Yemen dal XIII secolo al XV secolo, e caratterizzata da grande importanza nel mondo arabo e islamico. Non si può poi non parlare della cultura di Socotra, la cui cultura è caratterizzata da una grande diversità in termini di presenza di coralli, che costruiscono barriere, che danno nutrimento e riparo a pesci costieri e altri organismi marini. Fra le antiche civiltà dello Yemen, fra le più importanti vi è senz’altro quella di Saba, uno dei pilastri della storia yemenita, che la regina Balqis ha menzionato la sua storia con molti libri sacri di Taura, oltre al Corano. Noi donne yemenite siamo orgogliose di avere un governo basato sulla democrazia, in particolare la democrazia preventiva. E poi la cultura dello Yemen è abbondante e ricca di varie arti popolari, come danze, canti, costumi, gioielli e jambiya, che differiscono da una regione all'altra”.

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