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Roma - "L'abbraccio del Mediterraneo"

Assadakah News Agency - Uno spettacolo di danza, musica e parole, che celebra le diversità che uniscono, all'insegna della convicenza e della pace. Assadakah invita apertamente all'evento in programma domenica 18 febbraio alle 20, presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo, in via Ostuni a Roma.

"L’abbraccio del Mediterraneo", questo il tutolo, è stato concepito dopo la tragedia che ha visto spettatori e protagonisti gli abitanti di Cutro, in Calabria. Un naufragio assurdo, terribile, doloroso. Nascere in un angolo del pianeta piuttosto che in altro non è un diritto, ma una casualità. Nascere con la pelle pigmentata in modo diverso, anche questo non è un diritto, ma una casualità. In momenti diversi, per Paesi diversi, anche noi italiani siamo stati immigranti, sulla loro pelle i nostri avi hanno vissuto il rifiuto, la derisione, sono stati maltrattati, umiliati per la loro provenienza, per la loro lingua, per le loro abitudini. Tutto questo avrebbe dovuto insegnarci qualcosa.

Vivere in pace, in armonia, godendo tutti delle meraviglie che questo Mondo ci regala è possibile se lo si vuole davvero. Escludo che le rispettive divinità di ognuno nella creazione abbiano fatto anche classifiche di merito o diritto. La pace va costruita con pazienza, l’accoglienza si realizza a partire dai piccoli gesti, gli uni verso gli altri. Non è una frase fatta sostenere che “nelle differenze troviamo ricchezza”, ma dobbiamo avere e volere occhi per riconoscerla. La musica è un linguaggio universale, un mezzo per esprimere gioia, dolore, più comprensibile e vicino. Questo spettacolo è dedicato a chi ce l’ha fatta, a chi ha rinunciato, a chi piange i suoi cari, a chi vede uomini e non razze, a chi prega Allah, a chi prega Dio, a chi cerca la pace e ricorda che “La terra è un solo paese. Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino” (Seneca). Le danze e la musica accompagneranno i testi che verranno letti, rimandano tutti al tema cardine dello spettacolo: l’accoglienza e la ricerca della pace. (Prenotazione obbligatoria 340 575 4706).

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