Roma - Missione italo-egiziana scopre nuove tombe ad Assuan
- 8 lug
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Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Sulla riva occidentale di Assuan, una missione archeologica italo-egiziana ha rinvenuto diverse tombe rupestri di epoca greco-romana, tra cui quella di un dignitario e della sua famiglia con varie mummie, anche di bambini.
A questa missione, nella necropoli che circonda il Mausoleo dell’Aga Khan, hanno preso parte il Consiglio Supremo delle Antichità egiziano e l’Università degli Studi di Milano. La missione EIMAWA (Egyptian-Italian Mission at West Aswan), è stata diretta da Patrizia Piacentini (dell’Università di Milano) e Fahmy el-Amin (dir. Gen. Delle Antichità di Assuan).
Uno dei ritrovamenti più significativi è la sepoltura denominata Tomba AGH038, che si distingue dalle altre per imponenza, stile architettonico e qualità di conservazione. All’interno della sepoltura, che si trova a più di due metri di profondità ed è accessibile tramite una scala in pietra di nove gradini, gli archeologi hanno trovato un sarcofago in pietra calcarea alto quasi due metri, appoggiato su una piattaforma scavata nella roccia.
Il coperchio riporta un volto umano finemente dettagliato, ornato da una parrucca decorativa e da notevoli tratti dipinti.
Lungo il corpo del sarcofago corrono due colonne verticali di testo in geroglifico che riportano preghiere alle divinità locali di Assuan e il nome del proprietario della tomba, Ka-Mesiu, un alto funzionario del suo tempo, nonché il nome dei membri della sua famiglia.
Vari gli oggetti appartenuti ai defunti rinvenuti nelle sepolture, come braccialetti, statuine in terracotta, tavole di offerta.
Nel sito sono state scoperte varie tombe di bambini (anche quella di una mamma che abbraccia il suo bambino) e saranno sottoposte a Tac e analisi biologiche durante la prossima stagione di scavi, in autunno, al fine di comprendere in modo più approfondito le loro identità, le loro condizioni di salute e le cause della loro morte. Il Ministro del Turismo e delle Antichità, Sherif Fathy, ha evidenziato l’importanza della cooperazione scientifica a livello internazionale per il sostegno degli sforzi archeologici. L’unione di intenti e la collaborazione tra Italia ed Egitto ha consentito, in questo caso, la scoperta di segrete tombe che offrono nuove prospettive sulle dinamiche sociali della regione risalenti al periodo tolemaico e romano, rafforzando lo status storico di Assuan come importante centro culturale dell’Egitto meridionale. Dal deserto emergono sempre nuove storie dal passato, il silenzio apparente cela una storia misteriosa e affascinante che ha ancora molto da rivelare. Ciò a sottolineare l’importanza delle collaborazioni internazionali finalizzate a scoprire il maggior numero di informazioni possibili sulle radici culturali e storiche degli insediamenti umani più antichi.







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