Roma - Premier libanese al Monastero di S.Antonio il Grande
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Assadakah News - Dopo la sua visita a Sua Santità Papa Leone XIV, sabato 25 ottobre 2025, il Primo Ministro libanese Nawaf Salam ha visitato il Monastero di Sant'Antonio il Grande dell'Ordine Maronita Mariamita a Roma, dove è stato ricevuto da Sua Santità il Superiore Generale, l'Abate Edmond Rizk; da Padre Samir Ghossoub; dall'Abate e Vicario dell'Ordine presso la Santa Sede, Padre Joseph Zgheib; e da una schiera di padri e fratelli. Il Primo Ministro era accompagnato dalle Loro Eccellenze l'Ambasciatore del Libano in Vaticano, Fadi Assaf, e dall'Ambasciatore del Libano in Italia, Carla Jazzar. Il Primo Ministro poi ha visitato la storica biblioteca del monastero, dove ha potuto ammirare le sue preziose collezioni di manoscritti, pubblicazioni e documenti papali.

L'Abate ha poi offerto un banchetto in onore del Primo Ministro e della delegazione che lo accompagnava.
L'Abate Edmond Rizk, Presidente Generale, ha pronunciato un discorso di benvenuto in cui ha dichiarato: “Eccellenza, Presidente Dr. Giudice Nawaf Salam, benvenuti nella prima casa di ogni libanese, anzi di ogni orientale, nell'eterna capitale di Roma.
Le nostre preghiere per la signora Sahar, vostra stimata moglie, per la sua pronta guarigione. Ringraziamenti e un caloroso benvenuto vanno anche alle Loro Eccellenze l'Ambasciatore Fadi Assaf e l'Ambasciatore Carla Jazzar, e alla delegazione che li accompagna. La vostra visita odierna alla Santa Sede è una nuova conferma che il Libano vive sia nella sua ala islamica che in quella cristiana.

Incarnate un pensiero illuminato, una visione illuminata e una volontà ferrea, provenendo da fuori dai ranghi e introducendo la moderazione dalla porta principale. La vostra visita a questo antico monastero è motivo di orgoglio e onore per l'ordine monastico e la comunità.
Vi confermiamo il nostro sostegno e le nostre preghiere affinché, insieme a Sua Eccellenza il Presidente, possiate guidare la nave del Libano nonostante le formidabili sfide, fino a raggiungere la riva della sicurezza e della pace tanto desiderata, che è il sogno di ogni libanese, sia in patria che all'estero”.







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