Roma - Storica commemorazione all’ambasciata di Algeria
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Talal Khrais - L'Ambasciata d'Algeria a Roma ha commemorato il 71° anniversario della Guerra di Liberazione, su invito dell'Ambasciatore S.E. Mohamed Al-Khelaifi.
L'evento è stato descritto dalla collaboratrice Maddalena Celano per la NNA (National News Agency) di Beirut come "un evento diverso che ha incarnato i sacrifici degli eroi della Rivoluzione per la liberazione e ha reso le glorie di un popolo che con il sangue dei suoi figli ha posto era che ha posto fine a 132 anni di colonialismo di insediamento francese, e inaugurato una nuova".

L'ambasciatore algerino a Roma ha pronunciato un discorso durante la celebrazione, in cui ha sottolineato che "l'anniversario del Conquistatori di novembre rappresenta un simbolo eterno nella coscienza della nazione algerina, e incarna i significati del sacrificio e dell'insistenza sulla libertà".
Roberto Roggero, direttore responsabile di Assadakah News, agenzia stampa internazionale che lavora in parallelo alla omonimia associazione internazionale di amicizia italo-araba Assadakah, ha scritto: "La Rivoluzione di Novembre non è solo una pietra miliare nella storia, ma un giuramento immortale di fedeltà al sangue dei martiri che hanno fatto la gloria della patria. Gli algerini credevano che la libertà non fosse data, che la sovranità non fosse da mendicare, ma che fosse risultato di una decisa e ferrea volontà di indipendenza. Lo spirito eterno di novembre continua a illuminare il cammino delle generazioni", e ha spiegato che tali insegnamenti confermano che "il colonialismo rimane l'antitesi della libertà, non importa quanto sia mascherato da falsi slogan, e che l'unità e la fede in un destino comune sono il segreto della vittoria e dell'immortalità.

Dennis Mickey, capo delle relazioni islamiche presso la Pontificia Università, ha dichiarato: “Le attuali relazioni italo-algerine sono un esempio unico di cooperazione radicata nella storia, e l'interesse del Vaticano per l'Algeria è anche spirituale. D’altra parte bisogna ricordare che lo stesso Sant'Agostino è venuto in Algeria per creare un ponte fra mondo arabo e cattolici del mondo".
L'ex vicepresidente del Parlamento europeo, Massimo Balati, ha affermato che "il rapporto tra Algeria e Italia non è solo diplomatico, ma anche di solidarietà, un rapporto strategico per un destino comune".
L'attivista libanese Linda Ahmed ha dichiarato: "L'Algeria continua il suo sostegno incrollabile e di principio al popolo palestinese, con le parole e con i fatti, nei forum internazionali, al fine di ripristinare i diritti legittimi e stabilire il proprio stato indipendente con Al-Quds Al-Sharif come capitale. L'Algeria continua a sostenere la sovranità di Libano, Siria, Libia, Yemen e Sudan, e il sostegno al diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione, nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite e dei principi di legittimità internazionale".







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