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Roma - Successo di critica e pubblico per l'ingegnere poeta

Aggiornamento: 13 nov 2023


Assadakah News Agency - Grande successo, ieri 9 novembre, per la presentazione del volume “l’Urlo dell’innocenza”, raccolta di liriche di Francesco Terrone, poeta e ingegnere, filantropo e sostenitore di importanti iniziative per la divulgazione della cultura della pace, della cooperazione e della convivenza, grazie alla fondazione omonima, della quale è fondatore e presidente. E’ stata una meravigliosa opportunità di promozione e diffusione della cultura attraverso la poesia, ma anche di connessione tra diverse realtà, tra cui il mondo della formazione accademica e professionale offerta da Welcome Association Italy, rappresentata da Carlo Palumbo (vice-segretario nazionale), e dalla associazione italo-araba Assadakah, rappresentata da Talal Khrais (responsabile delle relazioni internazionali), Roberto Roggero (direttore di Assadakah News Agency) e Marwa Al Khayal (responsabile del cerimoniale).

All’evento hanno partecipato diversi ospiti di richiamo internazionale, fra cui Bruno Scapini, ex ambasciatore italiano in Armenia; Salama Ashour, addetto culturale dell’ambasciata egiziana in Italia; Hajjah Zeinab Ismail, presidente del consiglio di amministrazione della moschea Al Huda e figura di riferimento della comunità islamica. Non è mancato il coinvolgimento di un pubblico numeroso e profondamente interessato, e di diverse associazioni presenti tra cui Shahrazad e African People.

Hajjah Zainab, caso unico per una donna presidente del Consiglio di Amministrazione di una moschea, ha evidenziato la necessità di salvaguardare l’infanzia come futuro del mondo: “Ho l'onore di presentare la raccolta del grande poeta Francesco Terrone, di cui ho letto con piacere le meravigliose poesie, che mi hanno riportato agli anni innocenti della mia infanzia, avvenuta comunque in un momento in cui il mondo stava già attraversando la grande tragedia che tutti stiamo vivendo. I bambini di Gaza sono preda della brutalità della legge della giungla”.

Salama Ashour, portavoce della comunità Palestinese e docente di cultura Islamica e lingua araba, ha parlato di fratellanza e umanità nel mondo, evidenziando la volontà di pace e convivenza fra diverse culture, soprattutto da parte dell’Islam moderato: “Come arabi musulmani, non abbiamo mai invocato la guerra, e che ciò che sta accadendo a Gaza è il risultato di un’occupazione che dura da più di settant’anni. Con la forza non si è mai risolto nulla in modo costruttivo. Ci vuole la volontà reale che possa portare a un obiettivo comune, e conveniente per tutti: la pace”.

Marwa Ali Fawzi, addetto culturale dell'ambasciata egizizna, ha portato il messaggio di partecipazione dell’ambasciatore, e ha espresso la solidarietà al popolo di Gaza e la profonda tristezza per ciò che sta accadendo non solo nei Territori Palestinesi in particolare, ma in generale per l’intera comunità internazionale.

Bruno Scapini, diplomatico di profonda esperienza, ex rappresentante della Repubblica Italiana in Armenia, ha esposto la questione dal punto di vista sia umano e professionale, portando la propria testimonianza come punto di riferimento. Una visione d’insieme che ha offerto un quadro purtroppo drammatico della situazione non solo mediorientale.

Roberto Roggero, direttore di Assadakah News Agency, ha portato la testimonianza personale di oltre trent’anni di corrispondenza di guerra e, insieme a Talal Khrais, ha evidenziato che non vi sono differenze di luogo, tempo, contesto sociale, religione o ideologia, quando le vittime sono i bambini, che non hanno possibilità di scegliere, nel vedersi privare del diritto a vivere una giovinezza serena, dalla ex Jugoslavia, all’Afghanistan, Iraq e Kuwait, Siria, Yemen e diversi altri teatri di guerra, dove i bambini sono le prime vittime impotenti di un accanimento che porta solo altra violenza e altre morti innocenti, e ha evidenziato la sorprendente capacità di sintesi dell’autore, che ha saputo racchiudere in poche parole, di studiata e diretta semplicità comunicativa, un intero mondo di incomprensione.

Abu Omar Al-Helu, presidente della Associazione di Solidarietà con il Popolo Palestinese, ha dipinto a sua volta un quadro non certo incoraggiante: “Ogni giorno vediamo bambini in condizioni disumane, feriti, mutilati, uccisi dalle esplosioni, i piccoli corpi fatti a pezzi, i loro padri uccisi e le loro madri che li sostengono mentre piangono e urlano, e non trovano chi ascolta le loro grida. Sono grida di aiuto di bambini innocenti, che Francesco Terrone ha saputo racchiudere in versi intensi, che non lasciano indifferenti”.

Muhammad bin Muhammad, Imam della moschea Al Huda, ha poi lanciato un appello: “In questi giorni, dobbiamo tutti gridare in faccia a tutti gli oppressori per dire loro: smettetela di uccidere il futuro del mondo, impedite alle vostre mani di amare Dio. Se questa situazione vergognosa continua, non aspettatevi nulla da Dio se non punizione. Pertanto, dobbiamo tutti svegliarci e parlare per riportare i decisori di questo mondo sulla loro giusta strada, prima che sia troppo tardi”.

L’autore, Francesco Terrone, ha ringraziato i presenti e ha annunciato nuove imminenti pubblicazioni su questo scottante e purtroppo eternamente attuale tema, dichiarando la personale diretta solidarietà con il popolo palestinese e con le piccole vittime di Gaza, il cui numero supera ormai i quattromila, e ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché intervenga per risolvere la crisi.

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