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Roma - Summit Italia-Africa su Piano Mattei

Assadakah News - Rappresentanti delle istituzioni, diplomatici e portavoce ufficiali di numerosi Paesi africani e di importanti aziende del settore, ministri e segretari di Stato, si sono dati appuntamento a Roma, ieri 25 ottobre, per analizzare i diversi aspetti e le necessità operative del progetto energetico noto come Piano Mattei, in un vertice che ha lo scopo di proporre l’Italia come ponte geopolitico fra Europa e Africa. L’incontro è stato organizzato da Fondazione Articolo 49, in collaborazione con l’Ambasciata del Regno del Marocco. Al summit hanno partecipato, fra le altre, diverse aziende di prima grandezza internazionale come ITA Airways, Snam, Intesa, Duferco Energia, Eni, Enel, Edison, ENEA, Acea, Saipem e Terna, che in Africa stanno realizzando importanti progetti di investimento.

In apertura dei lavori, è stato letto un messaggio del presidente del Senato, Ignazio La Russa, il quale ha espresso apprezzamento per l’impegno nel dialogo, nel confronto e nella cooperazione che ha contraddistinto l’iniziativa, e ha auspicato opportunità per confermare il ruolo centrale dell’Italia nel dare impulso a nuove e efficaci collaborazioni Europa-Africa.

Fra gli intervenuti, l’ambasciatore del Regno del Marocco e rappresentante permanente presso le agenzie ONU a Roma, S.E. Youssef Balla; il presidente di Fondazione Articolo 49 Andrea Poli; il Ministro degli Esteri della Repubblica  di Tanzania, S.E. Mahmud T. Kombo; il presidente della Commissione Esteri del Senato on.Stefania Craxi;ll’Ambasciatrice della Repubblica dell’Uganda e Vice Decano degli Ambasciatori africani in Italia, S.E. Elizabeth Paula Napeyok; l’ambasciatore e segretario generale del ministero degli Esteri, on.Riccardo Guariglia; il responsabile relazioni pubbliche dell’ufficio del Parlamento Europeo, on.Fabrizio Spada; e Massimo Riccardo, inviato speciale del ministero degli Esteri per il Piano Mattei.

L’ambasciatore del Marocco ha dichiarato che dal primo momento del rilancio del Piano Mattei l’interesse è stato sempre maggiore. Il Marocco, infatti, è stato riconosciuto come prioritario nel Piano Mattei in materia di energie rinnovabili e, per altro, già leader mondiale del settore, e con diversi progetti nel campo delle energie rinnovabili come l’idrogeno verde”.

L’ambasciatore della Tanzania ha confermatogli ottimi rapporti bilaterali con l’Italia e le intenzioni di fare crescere questa relazione, anche attraverso progetti come il Piano Mattei, specialmente per cinque settori chiave in cui i due Paesi avrebbero potuto lavorare insieme: agroalimentare, minerali, turismo, l’import/export e, infine, formazione sulla costruzione e la guida di pmi.

Stefania Craxi ha illustrato come il Mediterraneo sia parte imprescindibile della proiezione esterna dell’Italia, e come l’Africa sia naturale proiezione dello sviluppo europeo, specialmente per il valore del Piano Mattei.

L’ambasciatrice della Repubblica dell’Uganda ha poi dichiarato: “Siamo qui per consolidare il legame tra l’Africa e l’Italia, in modo particolare nel campo dell’energia. Il nostro intento è quello di rafforzare una partnership essenziale, una collaborazione che ha fondamenta solide e promettenti, di cui la partnership energetica rappresenta la massima espressione. L’Africa, con le sue abbondanti risorse naturali, offre un potenziale immenso per la produzione di energia rinnovabile in Italia, un Paese che con il suo know-how e le sue tecnologie avanzate, riveste un ruolo fondamentale nel sostenere il nostro impegno per sfruttare le risorse in maniera sostenibile ed efficace”.

Il rapporto Italia-Europa-Africa si sta evolvendo molto positivamente, sta diventando un partenariato in cui viene sottolineata anche la dimensione sociale, energetica, la cooperazione allo sviluppo e questo deve tenere conto anche delle evoluzioni demografiche che ci saranno nei prossimi decenni. Oggi nell’Unione Europea ci sono 450 milioni di persone, in Africa 1 miliardo e 300 milioni, se l’attuale trend demografico continuerà, nel 2100 l’Unione Europea avrà diminuito leggermente i propri abitanti, mentre l’Africa avrà più di 4 miliardi di persone e, naturalmente, diventerà partner sempre più importante per l’UE.

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