Rovereto - Le campane più grandi del mondo suonano per la pace
- Roberto Roggero
- 23 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 24 lug
Assadakah News - Presso la sede della Stampa Estera di Roma, il Comune di Rovereto, guidato dal Sindaco, Giulia Ripoll, la Fondazione Campana dei Caduti e altre organizzazioni locali hanno organizzato un incontro per pubblicizzare l'importante evento.
Ogni anno, un corteo parte da Piazza del Municipio di Rovereto e raggiunge la cima del Colle di Miravalle, dove sono ancora visibili i resti delle trincee da cui si fronteggiavano soldati italiani e austro-ungarici, a volte a poche decine di metri di distanza l'uno dall'altro.
La National News Agency si è riunita a margine dell'incontro e ha espresso la sua disponibilità a collaborare e organizzare incontri con altre città o località che avrebbero partecipato a tale marcia umanitaria.

Nella città di Rovereto, nel nord Italia, il ricordo sanguinoso della Prima Guerra Mondiale si trasforma in un messaggio di speranza e pace, con una campana gigante che suona ogni anno per commemorare le vittime della guerra nel mondo, soprattutto quelle innocenti.
Nella cittadina veneta, dove fu una delle arene della morte più letali della Prima Guerra Mondiale, nel 1925 la campana più grande e pesante del mondo – del peso di 22,6 tonnellate – fu realizzata in bronzo estratto dai cannoni degli eserciti combattenti, per portare il nome di "Campana dei Martiri" e diventare un simbolo universale di pace e memoria.
Con l'avvicinarsi del centenario della campana, Rovereto si prepara ad ospitare un grande raduno internazionale per la pace, con la partecipazione di delegazioni da tutto il mondo, organizzato dal Comune di Rovarietto, presieduta da Giulia Ripoll, in collaborazione con la Fondazione Campana dei Caduti e una serie di eventi culturali e sociali.
La celebrazione annuale della città prevede una processione simbolica dalla piazza del municipio fino alla cima del colle di Miravali, dove sono ancora in piedi delle trincee, a testimonianza di un sanguinoso scontro combattuto da soldati italiani e austro-ungarici, a volte a distanza di pochi metri.

Sulla strada per la vetta, i partecipanti – di diverse età e nazionalità – si fermano alla "Fontana dei Fratelli", una sorgente d'acqua frequentata dai soldati di entrambe le parti in una tregua silenziosa tra il dicembre 1915 e il maggio 1916, mettendo da parte i fucili e condividendo l'acqua, in un raro momento di umanità in mezzo al caos della guerra.
La marcia passa poi attraverso un edificio che ospita le spoglie di circa ventimila soldati di entrambe le parti, per poi proseguire attraverso la Foresta della Pace Nobel, fino a Piazza della Campana, dove la campana suona cento volte, in una scena maestosa che sancisce un impegno morale e umano per la necessità di cercare un mondo libero dalla guerra.
A Rovereto la memoria non è stata cancellata, ma incisa in una campana che ancora risuona, per non dimenticare...La pace è l'unica opzione possibile.
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