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Siria - Tregua fragile, ancora scontri a Suwayda

  • 20 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Assadakah News - Gli scontri proseguono per le strade di Suwayda, nonostante la dichiarazione di cessate il fuoco annunciata all'inizio della giornata. Un accordo giunto dopo lo sfollamento di decine di migliaia di persone, e un aggravarsi della crisi umanitaria in una regione che si sta ancora riprendendo da oltre un decennio di guerra civile. L'ambasciatore statunitense in Turchia e inviato speciale per la Siria, Tom Barrack, ha annunciato sabato mattina che Siria e Israele hanno concordato un cessate il fuoco, ma la notizia arriva dopo che le forze israeliane hanno effettuato diversi attacchi, anche nella capitale Damasco, in quelli che hanno definito "interventi militari" per proteggere la minoranza drusa.

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Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha avvertito che invierà nuovamente le truppe per sedare i combattimenti e mantenere l’ordine pubblico.

Gli scontri sono iniziati domenica scorsa tra le milizie druse e le tribù beduine musulmane sunnite locali nella provincia meridionale siriana di Suwayda. Le forze governative sono intervenute, nominalmente per ristabilire l'ordine, ma hanno finito per schierarsi con i beduini.

Le forze governative si erano ritirate in gran parte dalla provincia di Suwayda, un giorno dopo che Israele ha lanciato diversi attacchi su Damasco. Tuttavia, poco dopo, i media statali hanno riferito che i militanti drusi hanno lanciato attacchi di rappresaglia.

Nel secondo discorso televisivo dall'inizio degli scontri, il presidente Ahmed al-Sharaa ha biasimato l'escalation del conflitto tra gruppi senza legge da una parte e comunità beduine dall'altra, che ha portato a un deterioramento senza precedenti della situazione, e ha esortato le parti a impegnarsi pienamente per il cessate il fuoco. Secondo le informazioni gli scontri di Suwayda hanno causato oltre mille vittime, e circa 80mila persone sono state sfollate.

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