Speciale Lega Araba - Decisa condanna delle azioni israeliane a Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria
- Roberto Roggero
- 2 giorni fa
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Roberto Roggero* - Il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, dichiara la assoluta condanna delle aggressioni israeliane che, oltre alla Striscia di Gaza (specie a Jabalya), si stanno svolgendo in Cisgiordania (con la continua espansione degli insediamenti illegali e le violenze perpetrate dai coloni protetti da esercito e polizia), in Libano e Siria.
A nome della Lega degli Stati Arabi, Aboul Gheit conferma la totale opposizione alla politica dello stato ebraico e in particolare le dichiarazioni del ministro delle Finanze Simetric riguardo all'estensione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania occupata, descrivendole come assurdità politica, oltre che come un vero e proprio assedio, a scopo di annessione, contro ogni diritto internazionale umanitario.

In una dichiarazione rilasciata oggi, il Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi ha affermato che le incursioni, gli attacchi brutali e le uccisioni praticate da Israele nelle città della Cisgiordania settentrionale, così come la distruzione delle infrastrutture e l'assedio degli ospedali, rappresentano una pericolosa tendenza volta a soggiogare il popolo palestinese, rovesciare i resti degli accordi firmati e riannettere i territori palestinesi in attuazione dell'agenda di estrema destra. Ha aggiunto che questa tendenza non può essere separata dalle dichiarazioni pericolose e totalmente inaccettabili fatte dai ministri estremisti del governo israeliano sulla moschea di Al-Aqsa, e ha proseguito dicendo che Israele sta combattendo una guerra di sterminio contro i palestinesi ovunque, e che l'operazione israeliana in Cisgiordania non ha nulla a che fare con gli attacchi del 7 ottobre, ma piuttosto l'obiettivo è quello di rendere impossibile la vita dei palestinesi sulla loro terra, sia in Cisgiordania che nel settore occupato, e di praticare continue intimidazioni attraverso spargimenti di sangue, in attuazione di piani per lo sfollamento e la liquidazione.
Aboul Gheit ha sottolineato che la comunità internazionale non può stare a guardare di fronte a questa escalation, che spinge deliberatamente la situazione nella regione sull'orlo dell'abisso, apre nuovi fronti e accende incendi in un modo che trascina la situazione verso l'esplosione.

Seguendo tale indirizzo, il segretario generale della Lega Araba condanna anche la confisca da parte di Israele del terreno del quartier generale dell'UNRWA a Gerusalemme, sottolineando la solidarietà araba con l'Agenzia e il suo ruolo centrale nel sostenere il popolo palestinese, invitando la comunità internazionale a proteggere l'UNRWA dalle aggressioni israeliane. Aboul Gheit ha invitato la comunità internazionale ad affrontare con forza questo approccio estremista, che non farà altro che provocare ulteriori incendi nella regione e nuove ondate di violenza.
Per quanto riguarda l’aggressione al pacifico Libano, Abou Gheit ha espresso con la massima determinazione la stessa condanna ufficiale nei confronti delle truppe di occupazione israeliane, che hanno effettuato diversi raid sulla periferia sud di Beirut, avvertendo che le ripetute violazioni dell'accordo di cessazione delle ostilità firmato lo scorso novembre minacciano di infiammare la situazione.
Jamal Rushdi, portavoce del Segretario Generale, ha citato Aboul Gheit dicendo che gli sforzi dell'occupazione per mettere a dura prova lo spazio aereo libanese sono chiari e che Israele sta svuotando il contenuto dell'accordo di cessazione delle ostilità ripetendo violazioni e incursioni. Aboul Gheit ha invitato i mediatori statunitensi e francesi a esercitare pressioni sulla parte israeliana per proteggere l'accordo di cessazione delle ostilità e riportare la calma.
Il segretario generale ha sottolineato la necessità di attuare la Risoluzione ONU 1701 in modo completo e accurato, nonché la necessità di rispettare l'accordo di cessazione delle ostilità in tutte le sue disposizioni, compresa l'attuazione del ritiro israeliano da cinque punti che ancora occupa nel sud del Libano.
(*Direttore responsabile Assadakah News)
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