Speciale Lega Araba - Il Consiglio dell'Unità Economica
- 11 ott
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Roberto Roggero* - In occasione degli 80 anni della fondazione della Lega degli Stati Arabi, Assadakah News dedica una rubrica alla prestigiosa storia di questa organizzazione, sempre in prima linea per la cultura della pace, della cooperazione e della convivenza, e soprattutto in supporto delle popolazioni delle zone di crisi, oggi specialmente nella regione mediorientale, nella Striscia di Gaza, Cisgiordania, Sudan, Siria, Yemen, e dovunque, nel mondo arabo, sia in atto instabilità e crisi umanitaria.

Nella missione per la pace, anche l’equilibrio economico è fattore determinante e quindi priorità per la Lega Araba, che a tale scopo al proprio interno ha costituito il Consiglio dell’Unità Economica (CAEU), anche per il fatto che, com’è noto, molti Paesi arabi sia del Medio Oriente che dell’Africa, hanno più che notevoli risorse, in particolare gas naturale e petrolio. Inoltre è un settore che incide in modo determinante sul settore turistico con il suo indotto (che ultimamente è quello con la crescita più sviluppata nella Regione), e quindi sulla Grande Area Araba di Libero Scambio, fondata nel 1997, che ha rimosso le tasse doganali sul 65% del commercio tra i Paesi del mondo arabo.
La Lega Araba è profondamente impegnata nel livellare le disparità economiche del mondo arabo, facendo leva in particolare sulle risorse degli Stati del Golfo (Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrain) e le nazioni dilaniate dalla guerra come: Siria, Yemen, Sudan, Palestina. Sulla base degli ultimi dati e stime, la Lega Araba ha un PIL di circa 3.546 trilioni di dollari, al valore nominale e di 9.423 trilioni di dollari alla parità di potere d'acquisto (PPP). Gli Stati membri con il PIL nominale più elevato sono Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto, Qatar, Bahrain, quelli su cui la Lega Araba conta maggiormente per lo sviluppo della Regione.
Il Consiglio dell'Unità Economica Araba (CAEU)
E’ l’organismo interno alla Lega Araba nato nel maggio 1964 su proposta di Egitto, Iraq, Giordania, Kuwait, Libia, Mauritania, Palestina, Arabia Saudita, Sudan, Tunisia, Siria, Emirati Arabi Uniti e Yemen, a seguito di un accordo del 1957 da parte del Consiglio Economico della Lega Araba.
Il CAEU trae ispirazione dall’Accordo di Unità Economica approvato il 3 giugno 1957, per cui il Consiglio dell'Unità Economica Araba stabilisce di organizzare e consolidare le relazioni economiche fra gli Stati della Lega Araba, su basi coerenti con i reciproci legami naturali e storici, e fornire le migliori condizioni per far prosperare le loro economie, sviluppare le loro risorse e garantirne la prosperità.

In base all’Accordo di Unità Economica, la Lega Araba stabilisce i diritti e doveri specifici per la mobilità personale e dei capitali; libero scambio di merci e prodotti; esercizio della residenza e attività economiche (lavoro, impiego, ecc.): transito e utilizzo di porti e aeroporti; possesso ed eredità; e al tempo stesso impone ai Paesi firmatari di adoperarsi per il conseguimento di tali obiettivi, adottando parametri comuni per: uno spazio doganale unificato; unione delle politiche di importazione ed esportazione; unificazione delle normative in materia di transito e negoziazione; coordinamento della legislazione per pari condizioni nei settori dell’agricoltura, industria e commercio, e in materia di lavoro e sicurezza sociale; adozione di una visione comune in materia di imposte governative e comunali, immobili e investimenti di capitale, per un ambiente imprenditoriale equivalente. In questo sono compresi il coordinamento delle politiche monetarie e fiscali e i metodi statistici di classificazione, per ogni singolo Stato membro, l’adozione di misure coerenti con tali obiettivi.
Accordo di Agadir
L'Accordo di Agadir è la base grazie alla quale la Lega Araba ha istituito la zona di libero scambio fra le nazioni arabe del Mediterraneo, firmato a Rabat, in Marocco, il 25 febbraio 2004. L’obiettivo era stabilire inizialmente il libero scambio fra Giordania, Tunisia, Egitto e Marocco, primo passo per la formazione della zona euromediterranea di libero scambio, come previsto nel Processo di Barcellona.
L'accordo, oltre che stabilire una zona di libero scambio tra gli Stati membri, vuole aumentare il volume del commercio interno agli stessi Paesi arabi, e con l'Unione Europea, e vuole rafforzare l'integrazione industriale fra i Paesi arabi del Mediterraneo attraverso norme di origine euromediterranee e l'utilizzo del principio del cumulo dell'origine. Uno strumento messo a punto per migliorare la capacità di esportazione degli Stati membri verso il mercato dell'UE e attrarre maggiori investimenti diretti esteri ed europei.
Nel 2016, durante il 3° Summit dei ministri tenuto ad Agadir, la Lega Araba approva l’adesione al CAEU di Palestina e Libano.
Greater Arab Free Trade Area Agreement" (GAFTA)
All’origine della creazione della Grande Area di Libero Scambio, vi è il progetto promosso dal Consiglio Economico e Sociale della Lega Araba, che si occupa di promuovere lo sviluppo economico e sociale tra gli Stati membri, con l'obiettivo di creare un mercato comune arabo.
Supporta la Lega Araba nel raggiungimento di obiettivi come la stabilità dei tassi di cambio, la cooperazione monetaria e l'integrazione tra gli stati membri.
Fra le principali funzioni, la promozione dell'integrazione economica, attraverso il coordinamento delle politiche economiche e la creazione di un mercato comune, oltre al coordinamento economico per le politiche finanziarie degli Stati membri e la promozione di accordi internazionali, come nel 1982 in occasione dell’Accordo di Cooperazione con la Comunità Europea. Supervisiona inoltre la stabilità dei tassi di cambio tra le valute arabe e favorisce la cooperazione monetaria.

Tale attività ha portato successivamente alla messa a punto del Greater Arab Free Trade Area Agreement" (GAFTA) nel 1997, ovvero la Grande Area di Libero Scambio, per lo e la creazione di istituzioni che forniscono finanziamenti per attività di sviluppo, come il Fondo Monetario Arabo e il Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico e Sociale.
Collegamento con altri organismi come lo stesso Consiglio dell'Unità Economica Araba (CAEU), strettamente collegato, fondato nel 1964 in seguito agli accordi del Consiglio Economico della Lega Araba, che ha anch'esso il compito di coordinare le politiche economiche degli stati membri.
La formazione del GAFTA seguì l'adozione dell'Accordo di Facilitazione per il commercio tra i paesi arabi (1981) da parte del Consiglio Economico e Sociale (ESC) della Lega araba e l'approvazione da parte di 17 Stati membri, al Vertice ad Amman, in Giordania, che portò appunto alla creazione del GAFTA nel 1997. Nel 2009 l'Algeria ha aderito al GAFTA come 18° Stato membro. Per ridurre le tariffe doganali sui prodotti arabi del 10% all'anno, i 14 stati arabi hanno riferito i programmi tariffari doganali al Consiglio di Sicurezza della Lega Araba, che si incarica del coordinamento.

Tutti i membri hanno condiviso i propri standard per aiutare i loro prodotti a spostarsi senza difficoltà da un Paese all'altro, fra cui la messa a punto di un Patto Agricolo Arabo, per condividere gli standard del settore.
La Lega Araba ha poi concesso alcune eccezioni, per consentire un'aliquota doganale per alcune merci a sei membri per diverse merci, e ha ha creato un database e un servizio adibito all’aggiornamento del settore privato.
Il Consiglio Economico e Sociale, nella sua 65a riunione, ha convenuto di indicare una base comune per facilitare la comunicazione fra gli Stati membri e l'interazione fra il settore privato e pubblico per ampliare la Grande Area Araba di Libero Scambio.
(*Direttore responsabile Assadakah News)







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