Darfur - Cordoglio per l'uccisione di Siham Hassan
- 2 nov
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Roberto Roggero* - La notizia risale a pochi giorni fa ed è stata confermata da poche ore: i paramilitari ribelli della Rapid Support Force hanno barbaramente ucciso Siham Hassan, già membro del Parlamento sudanese, che gestiva le mense comunitarie gli affamati di El-Fasher.
Siham Hassan Husballah era attivista per i diritti umani, e ha ricoperto due mandati come deputata all'Assemblea Nazionale del Sudan, tra il 2016 e il 2019, in rappresentanza del Darfur. Nata e cresciuta nel Darfur settentrionale, nel 2006 si è laureata in Fisica presso l'Università El Zalingei e ha sempre vissuto a El-Fasher. Apparteneva alla formazione politica “Giustizia e Liberazione”, e nel 2011, è stata una delle firmatarie dell'Accordo di Pace del Darfur, firmato a Doha tra il governo sudanese e il Movimento di Liberazione e Giustizia.

Era stata eletta parlamentare nel 2016, diventando la persona più giovane ad essere eletta nella storia del Sudan. Durante il mandato da parlamentare, si è impegnata a favore della popolazione del Darfur, richiamando l'attenzione sulla violenza in corso nella regione, descrivendo continui episodi di atroci violazioni dei diritti umani.
Dopo il mandato parlamentare, Hassan espresse rammarico per non essere stata in grado di migliorare il benessere del popolo sudanese, in particolare nel Darfur. Fra i periti riconosciuti, il ruolo svolto nell'arresto del signore della guerra Musa Hilal nel 2017, dopo aver presentato un'interrogazione urgente al Ministro della Difesa, Salem Ali Salem, sui crimini commessi da Hilal contro i civili.
Dopo aver lasciato il parlamento, Hassan è tornata a El-Fasher, dove gestiva una “Takaya”, mensa comunitaria per gli affamati della città.
Da tempo riceveva continue minacce di morte dalle milizie associate alla Rapid Support Force, ma scelse di rimanere ad El-Fasher. Ripetute volte è stata arrestata e sottopoata a trattamenti brutali.
Nei recenti giorni, quando la Rapid Support Force ha preso il controllo di El-Fasher dopo un assedio durato oltre un anno, è stato riferito che Hassan era tra un gruppo di persone uccise la sera del 26 ottobre in quello che testimoni descrissero come un attacco mirato nel quartiere in cui viveva.
La Sudanese Doctors Network ha definito l'uccisione di Hassan e di molti altri, a El-Fasher un "massacro atroce" e un "atto di pulizia etnica".
(*Direttore responsabile Assadakah News)







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