Sudan - Crimini RSF, attaccato ospedale da campo
- 9 ott
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Assadakah News - Più di 60 persone sono rimaste uccise o ferite nei pesanti bombardamenti effettuati negli ultimi due giorni dalle Forze di Supporto Rapido (RSF) su un ospedale e un rifugio per sfollati a El Fasher, capitale del Darfur settentrionale.

La notizia è stata diffusa da fonti mediche in un comunicato al quotidiano “Sudan Tribune”, secondo cui l’attacco più recente, avvenuto mercoledì, ha visto l’artiglieria delle truppe paramilitari ribelli colpire un affollato rifugio per sfollati all’interno dell’antica moschea nel quartiere Abushouk Al-Hilla, uccidendo almeno 35 persone e costringendo un gran numero di sfollati a fuggire.
L’assalto segue un altro attacco avvenuto martedì sera, quando le RSF hanno bombardato il Saudi Hospital for Women and Maternity, l’ultima struttura medica funzionante della città, uccidendo almeno 12 persone e ferendone altre 17, tra pazienti e personale medico.
La rete dei medici sudanesi ha definito l’attacco all’ospedale un “crimine di guerra a tutti gli effetti” e ha ritenuto le RSF pienamente responsabili. Fonti locali affermano che le milizie guidate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo hanno recentemente preso di mira luoghi di ritrovo per i civili nel tentativo di sgomberare la città dai suoi residenti. El Fasher, l’ultima grande città della regione del Darfur non ancora sotto il controllo delle RSF, è sotto assedio dall’aprile 2024 e nell’ultimo mese le RSF hanno intensificato gli attacchi nel tentativo di sottrarla all’esercito.







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