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Sudan - Lega Araba in riunione di emergenza. Egitto e Sud Sudan offrono mediazione

  • 16 apr 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Assadakah Cairo – Il Consiglio della Lega Araba preme per attuare un’immediata tregua negli scontri a Khartoum e in altre città del Sudan, fra paramilitari della Rapid Support Force e truppe governative, in seguito a una riunione di emergenza dei delegati permanenti dell'organismo con sede al Cairo, su richiesta di Egitto e Arabia Saudita. Il Consiglio ha invitato gli ambasciatori arabi a Khartoum ad attivarsi per contribuire a ripristinare la stabilità, contattando le parti coinvolte nei combattimenti.

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La Lega araba, riunita sotto la presidenza dell'Egitto, ha espresso profondo rammarico per le vittime, almeno 56 secondo l'ultimo bilancio provvisorio, e ha chiesto l'immediata cessazione degli scontri armati al fine di fermare lo spargimento di sangue, preservare la sicurezza e l'incolumità dei civili, le capacità del popolo sudanese, l'integrità e la sovranità territoriale del Sudan. La nota diffusa al termine della riunione di emergenza ha sottolineato l'importanza di un rapido ritorno sulla via pacifica per risolvere la crisi sudanese e l'instaurazione di una nuova fase che soddisfi le aspirazioni del fraterno popolo sudanese, e che contribuisca a rafforzare la sicurezza e la stabilità politica ed economica. La Lega Araba, infine, mette in guardia dalla gravità della violenta escalation in atto nella Repubblica del Sudan e dalle ripercussioni, ancora difficili da prevedere, che ne potrebbero derivare a livello nazionale e regionale.

In questo contesto, Egitto e Sud Sudan si sono detti pronti a mediare tra le parti in conflitto in corso in Sudan, ha affermato domenica la presidenza egiziana in seguito di una telefonata fra il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, e il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir. I presidenti di Egitto e Sud Sudan hanno anche chiesto un armistizio immediato, esortando le parti a mantenere la calma, far prevalere la voce della saggezza e del dialogo pacifico e sostenere l'interesse supremo del popolo sudanese.

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