UK riconosce lo Stato di Palestina
- 21 set
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Maddalena Celano (Assadakah News) - Londra, 21 settembre 2025. – In un gesto storico, il Primo Ministro britannico Keir Starmer ha annunciato il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, un passo che rompe decenni di complicità tacita dell’Occidente con l’occupazione israeliana e rilancia la prospettiva della soluzione dei due Stati.
Starmer ha dichiarato: «Un’Israele sicura e protetta accanto a uno Stato palestinese vitale sono essenziali per la pace. Al momento non abbiamo né l’uno né l’altro. È giunto il momento di riconoscere lo Stato di Palestina». Con queste parole, il Regno Unito compie un’inversione di rotta dopo anni di sostegno diplomatico quasi incondizionato a Israele, e manda un segnale chiaro: non si può più ignorare l’ingiustizia strutturale e il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.
Una pressione internazionale che cresce
L’annuncio arriva alla vigilia dell’80ª Assemblea Generale dell’ONU, dove altre potenze occidentali – Portogallo, Australia, Canada, e presto Francia, Lussemburgo, Malta e San Marino – si uniranno al riconoscimento. Se confermato, il numero di Stati che riconoscono la Palestina salirà a 159 su 193 membri dell’ONU, ribadendo che la marginalizzazione diplomatica palestinese è sempre più insostenibile.
Questa ondata di riconoscimenti non è casuale: giunge in un contesto di crescente indignazione internazionale per la continua violazione dei diritti umani nei territori occupati, la costruzione di insediamenti illegali e la repressione sistematica della società civile palestinese. È una risposta alle decine di anni in cui il “muro del silenzio” occidentale ha consentito l’espansione coloniale israeliana senza alcuna responsabilità politica.
Il ruolo dell’Occidente: complicità e ingiustizia
Il gesto britannico mette in luce le contraddizioni dell’Occidente: Stati che per decenni hanno legittimato militarmente e diplomaticamente l’occupazione ora sono costretti, almeno in parte, a riconoscere la realtà politica e morale. Questo riconoscimento dimostra che la pace e la giustizia richiedono azioni concrete e non meri appelli retorici, e che la sopravvivenza del progetto coloniale israeliano non può più essere garantita dall’indifferenza internazionale.
Palestinesi al centro della storia
Oltre 149 Paesi avevano già riconosciuto la Palestina dal 1988, ma oggi l’Occidente, da lungo tempo garante della dominazione israeliana, inizia a fare i conti con il peso morale e politico delle proprie scelte. La dichiarazione britannica è quindi un sostegno concreto alla legittimità internazionale della Palestina, un passo che potrebbe rafforzare la capacità del popolo palestinese di negoziare dal proprio diritto, non più da una posizione di totale subordinazione.
Il 21 settembre 2025 segna una data simbolica: l’Occidente, a partire dal Regno Unito, è costretto a riconoscere la realtà politica della Palestina. Questo gesto non cancella decenni di violenze e ingiustizie, ma rappresenta una vittoria morale e diplomatica per chi ha lottato per il diritto all’autodeterminazione palestinese. Resta ora da vedere se Israele e i suoi sostenitori continueranno a ignorare la pressione internazionale o se, finalmente, la giustizia geopolitica inizierà a farsi strada.







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