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Biennale Venezia - Grande presenza del Sultanato dell’Oman

Assadakah News - “Un dialogo grazie al linguaggio universale dell’arte”, così è stata definita l’iniziativa proposta dal Sultanato dell’Oman alla Biennale Internazionale d’Arte a Venezia, da parte del sultano, S.A. Haitham bin Tariq Al-Said, che evidenzia così l’impegno del Paese nel raggiungimento degli obiettivi culturali del programma Oman Vision 2040.

Un motivo ribadito anche dal segretario generale del consiglio dei ministri, Khamil bin Fahd Al-Said, inaugurando il padiglione omanita: “E’ un evento estremamente importante, che sottolinea gli sforzi del ministero della Cultura dell’Oman per arricchire la scena globale, e rafforzare la cooperazione internazionale e la comprensione grazie allo scambio fra diverse culture. La mostra fornisce l’opportunità di promuovere il patrimonio culturale omanita e le sue creazioni artistiche, evidenziando la interconnessione umana attraverso il linguaggio universale dell’arte.

L’ambasciatore del Sultanato in Italia, S.E. Sayyd Nizar bin Al-Janaldi Al-Said, presente all’inaugurazione, ha a sua volta sottolineato i profondi rapporti fra Oman e Italia specialmente in campo culturale, con manifestazioni ed eventi organizzate soprattutto dal Teatro dell’Opera di Musqat, capitale del Sultanato, dove il direttore artistico è per altro un italiano. E’ la seconda volta che il Sultanato dell’Oman partecipa alla Biennale di Venezia, in svolgimento fino al 24 novembre. Artisti provenienti da realtà diverse, uniti per esaltare il patrimonio culturale dell’Oman. Fra questi, l’esposizione “Malaz” (santuario) dell’artista Alia Al-Farsi, poi Al Al-Jabri, Sarah Al-Olaqi, Essa Al-Mufarji, Adhma Al-Farsi e altri ancora (foto).

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