top of page

Cagliari e Cosenza - Riconoscimento Stato di Palestina

  • 7 giu
  • Tempo di lettura: 2 min
ree

Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - I Comuni di Cagliari e Cosenza si sono espressi, in questi giorni, prendendo una decisione chiara e netta nei confronti del riconoscimento dello Stato di Palestina e dichiarando STOP ai rapporti con Israele.

A Cagliari, Sinistra Futura, sulla scia delle decisioni prese dalle regioni Puglia ed Emilia Romagna, ha depositato una mozione in Consiglio Regionale, sostenuta dalla maggioranza di centrosinistra (PD, M5S, Progressisti, Alleanza Rossoverdi, Uniti per Todde, Orizzonte Comune), per chiedere che la sardegna sospenda ogni rapporto di tipo commerciale con lo Stato di Israele “almeno fintanto che perdureranno le gravi violazioni in corso sulla Striscia di Gaza e in Cisgiordania”. Il documento dovrà essere messo all’ordine del giorno dell’Aula.

La mozione impegna la presidente della Regione “a condannare fermamente le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale da parte dello Stato di Israele, nei confronti della popolazione civile palestinese, in particolare l’utilizzo ddi fame, malattie e impedimento agli aiuti militari come strumenti di guerra”.

Inoltre l’iniziativa intende impegnare la Regione a ripristinare i foni dedicati alla cooperazione internazionale e a istituire una specifica linea di intervento rivolta alla Palestina.

Anche il Consiglio Comunale di Cosenza ha approvato, nei giorni scorsi, all’unanimità dei presenti, una mozione sul riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Europa, presentata dal consigliere comunale Francesco Alimena. L’opposizione di centrodestra al momento del voto ha abbandonato l’aula.

Sulla mozione il sindaco Francesco Alessandro Caruso ha espresso “piena e incondizionata” approvazione.

“Il consiglio comunale - ha detto Caruso - ha una dignità e una capacità anche da lontano e nel suo piccolo, di incidere con azioni politiche sintomatiche forti, il pensiero di una comunità che, se fosse vissuta nell’epoca del nazifascismo, si sarebbe dovuta opporre, come oggi si oppone, all’aggressione violenta dei civili che nella striscia di Gaza stanno subendo il genocidio della loro razza”.

“Il silenzio, in un momento storico come quello attuale - ha rimarcato Francesco Alessandro Caruso - non è consentito, soprattutto a chi vuole rappresentare un Paese che ha una storia e una tradizione di libertà e di democrazia come il nostro”.

Il sindaco ha inoltre affermato che ogni piccola azione o iniziativa istituzionale “rappresenta un modesto, ma significativo contributo per chiedere a gran voce e tutti insieme la cessazione della guerra nella Striscia di Gaza e il riconoscimento dello Stato della Palestina”.

Commenti


bottom of page