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Crosetto Ministro: "Militari italiani portano nel Mondo rispetto"


Assadakah News

Talal Khrais

  

"Siamo in un periodo in cui il mondo sembra andare in tutt'altra direzione e gli alpini negli ultimi decenni sono stati portatori di pace nelle missioni internazionali che ci hanno visto sempre protagonisti in ogni parte del Mondo". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, a margine della sfilata per la 96esima Adunata Nazionale degli Alpini che si sta svolgendo a Biella.

"L'approccio che i militari italiani portano nel Mondo è un approccio di rispetto - ha continuato Crosetto - da Gaza al Libano all'Afghanistan ogni volta che ci sono stati i nostri Alpini, i nostri uomini dell'esercito, ricordiamo Bersaglieri, la Marina e l'Areonautica, si è sempre avuto l'esempio di un Paese pronto a lavorare per la pace".

"L'Associazione Nazionale degli Alpini è la prima ad arrivare nei momenti di crisi, quando c'è una catastrofe naturale, a fianco delle popolazioni. Per cui è uno spirito che c'è quando si è alpini, ma che ci si porta dietro anche dopo quando si va in congedo", ha concluso Crosetto.


Unifil, da inizio tregua in Libano trovati 226 depositi di armi



La forza di pace delle Nazioni Unite in Libano afferma che dall'inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, sono stati scoperti più di 225 depositi di armi nel sud e segnalati all'esercito.

La tregua di novembre ha in gran parte posto fine a più di un anno di ostilità tra Israele e Hezbollah, compresi due mesi di guerra totale. In base all'accordo, Hezbollah avrebbe dovuto ritirare i suoi combattenti a nord del fiume Litani in Libano e Israele avrebbe dovuto ritirare tutte le sue forze dal Libano meridionale. Israele ha comunque mantenuto truppe in cinque aree che considera "strategiche". Mentre le forze israeliane si ritiravano, l'esercito libanese si è schierato nella zona e ha iniziato a smantellare le infrastrutture di Hezbollah.

Dall'inizio della tregua del 27 novembre, "le forze di peacekeeping hanno trovato oltre 225 depositi di armi e li hanno segnalati" all'esercito libanese, afferma la Forza di interim delle Nazioni Unite in Libano in una nota.

L'Unifil ha anche un seggio nel comitato di monitoraggio del cessate il fuoco, insieme ai mediatori della tregua Francia e Stati Uniti e ai governi israeliano e libanese. "Con il supporto dell'Unifil", l'esercito libanese "si è ridistribuito in più di 120 posizioni permanenti a sud del Litani", afferma la forza di mantenimento della pace. E critica l'Idf per aver mantenuto le truppe in cinque aree, affermando che di conseguenza il "pieno dispiegamento" dell'esercito libanese è stato "ostacolato".

 


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