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Dossier Economia - Investire in Iran

Assadakah News Agency - Passaggio importante del viaggio di Assadakah dell’economia e nelle opportunità di investimento nei Paesi arabi, in un Paese che non è prettamente arabo, ma costituisce un caso particolare a livello culturale, amministrativo ed economico, la Repubblica Islamica dell’Iran. Non sono poche le possibilità di sviluppare investimenti in Iran, e fra i settori più sensibili si può annoverare:

Metalli di base

In questo settore il governo iraniano ha concesso ben 162 licenze per un valore di 787 milioni di dollari. Attraverso questi investimenti sono stati creati circa 5 mila posti di lavoro in questo settore.

Industria mineraria

Con 682 milioni di dollari è il secondo settore in cui si sono registrati il maggior numero d’investimenti di tutta l’industria iraniana. Ultimamente sono state concesse 16 nuove licenze. Inoltre è in rampa di lancio un nuovo progetto minerario nel settore dello zinco, recentemente assegnato a un consorzio locale, che dovrebbe permettere al Paese, una volta completato, di essere in grado di coprire almeno il 4 per cento della domanda totale mondiale di questo metallo strategico. Spagna, Cina, Germania, Iraq e Irlanda sono i Paesi con il maggior volume d’investimento nel settore dei minerali ferrosi mentre Afghanistan, Turchia, Cina, Emirati Arabi e Germania hanno investito nel maggior numero di progetti.

Industria chimica

In questo settore sono stati investiti 640 milioni di dollari tramite la concessione di circa 500 licenze. All’inizio del 2018, proprio per incentivare le imprese italiane ad investire nel Paese asiatico, Invitalia Global Investment, le banche iraniane e il governo italiano hanno concluso un accordo di finanziamento per cinque miliardi di euro diretto in particolare ad alcuni settori, fra cui proprio quello dell’industria chimica.

Metalli non ferrosi

Le aziende straniere hanno investito circa 470 milioni di dollari grazie alla concessione di 400 licenze in tempi recenti. Tra i prodotti non oil si registra una notevole crescita nelle importazioni dei metalli di base non ferrosi dall’Italia che figurano al secondo posto dopo petrolio e gas.

Food & Beverage

Nel settore alimentare iraniano, infine, sono stati investiti oltre 390 milioni di dollari. Nel 2016 l’Iran ha importato 9 miliardi di dollari in prodotti alimentari dall’estero di cui il 19% del totale, pari a circa 1,7 miliardi di dollari, è rappresentato da prodotti provenienti dall’Italia: ciò dimostra, dunque, la grande passione dei consumatori iraniani per il cibo del Belpaese.

In effetti i ristoranti italiani aumentano anno dopo anno in Iran ed i cittadini locali, soprattutto i più giovani, sono affascinati dalla straordinaria cultura culinaria della Penisola.

La pasta ed il caffè sono i prodotti più richiesti dal mercato asiatico però non dobbiamo dimenticare che l’Iran, essendo un Paese musulmano, non può importare alcune specifiche classi di prodotti fra cui carne di maiale, vino e birra (e più in generale le bevande alcoliche).

Nel 2017 l’Italia è stata primo partner UE di Teheran per volume di interscambio commerciale. Investire in Iran significa investire su un Paese che sta evolvendo, un Paese giovane che apprezza il mercato europeo ed in particolare quello italiano. L’Iran offre dunque moltissime opportunità: bisogna avere solo l’intraprendenza ed il coraggio per riuscire a coglierle.

Costruzioni

Negli ultimi anni si è assistito ad un vero boom edilizio che ha riguardato soprattutto il settore residenziale e i centri commerciali. Dopo un periodo di frenata registrato dal 2013, l’apertura del mercato e la sospensione delle sanzioni da gennaio 2016 hanno fornito un nuovo stimolo adesso temperato dal recente ripristino dell'impianto sanzionatorio americano e dagli ostacoli in campo economico. Tale ambito include l’edilizia sanitaria e ricettiva (che ha strutture spesso insufficienti rispetto alla domanda crescente), oltre alle opere infrastrutturali nel settore dei trasporti (strade, ferrovie, aeroporti e porti) che possono comprendere lavori di ristrutturazione e/o ammodernamento delle strutture esistenti, nonché progetti greenfield. 

Energia e acqua

L’Esecutivo iraniano ha annunciato progetti per la creazione di nuovi impianti, in risposta alla crescente domanda energetica. Il Paese punta altresì all’ammodernamento e riqualificazione degli impianti esistenti. Le Autorità hanno elaborato un piano di sviluppo delle fonti alternative, annunciando investimenti anche nell’ambito delle fonti rinnovabili, settore in cui puntano alla generazione di 5000 MW annui, auspicando la partecipazione straniera con finanziamenti e trasferimento di tecnologie e know-how. Attesi investimenti nel settore petrolifero e petrolchimico. Tra il 2017 e il 2018 l’Iran e’ tornato ad esportare greggio a livelli pre-sanzioni, ma il ripristino delle sanzioni USA (con decorrenza, nel settore energetico, dal 5 novembre 2018), ha influenzato in negativo questo dato. 

Reti fognarie, trattamento rifiuti

Le città iraniane, in media, necessitano di massicci investimenti nel settore del trattamento delle acque reflue e della gestione dei rifiuti urbani. L'acqua sta diventando una risorsa sempre più scarsa in Iran e sono necessari moderni sistemi di irrigazione e impianti di desalinizzazione.

Autoveicoli

Viene considerato il settore di punta dell’economia iraniana dopo il comparto energetico (10% del PIL e 4% dell’occupazione). La richiesta di collaborazioni commerciali o di joint-venture industriali con marchi stranieri (e anche italiani) per la commercializzazione o la co-produzione di autovetture, auteveicoli per il trasporto pesante (TIR e camion), macchine agricole e automezzi per il trasporto collettivo (autobus e minivan) e’ elevata. Di rilievo anche il settore dei pezzi di ricambio. La reintroduzione delle sanzioni americane ha avuto un impatto rilevante su questo settore, i cui margini di sviluppo, in prospettiva, sono rilevanti.

Turismo

Il settore del turismo ed alberghiero ha registrato negli ultimi anni una forte espansione. I flussi di turisti provenienti in particolare dall'Europa o dai Paesi di religione sciita (turismo religioso) hanno fatto registrare sensibili incrementi. L’ampliamento del numero delle strutture ricettive e l’ammodernamento di quelle esistenti, insieme al potenziamento delle infrastrutture - soprattutto collegamenti e trasporti - rappresentano una priorità. In basi agli ultimi dati diffusi, nel primi sette mesi dell'anno persiano (corrispondenti al periodo 20/03/19 - 20/10/2019), si e' registrato un aumento delle presenza del 24% rispetto all'anno precedente, con quasi 6 milioni di ingressi, soprattutto dai Paesi limitrofi. Uno dei fattori che ha favorito l'espansione del settore è stata la rapida svalutazione della valuta iraniana a partire dalla fine del 2017 che ha portato ad una riduzione dei costi dei pacchetti turistici per gli stranieri. Il contesto economico negativo ha provocato una drastica riduzione delle partenze dall'Iran (-30,45% nei primi dieci mesi del 2019) e una contrazione delle attività aeroportuali. A fronte di opportunità di medio e lungo periodo, nel breve il settore potrebbe subire contrazioni ingentissime a causa della crisi epidemiologica legata al covid-19.

La rimozione delle sanzioni consentirà di assistere nel futuro prossimo a importanti cambiamenti in Iran, consentendo al Paese un progressivo ritorno agli scambi commerciali e all’attrazione degli investimenti esteri, creando interessanti opportunità per le aziende italiane in diversi settori, tra cui l’oil & gas, il petrolchimico, l’automotive e le costruzioni.

Il ritiro delle sanzioni potrebbe portare a un incremento del nostro export nel Paese di quasi 3 miliardi di euro nei prossimi 4 anni. Il governo iraniano mira ad attrarre tra i 30 e 50 miliardi di dollari di investimenti esteri annui per raggiungere gli obiettivi di crescita macroeconomica.

Tuttavia, non bisogna però sottovalutare i rischi che il Paese ancora presenta e che possono determinare problemi di natura diversa (legale, documentale, operativa) per le aziende interessate a costruire o ripristinare rapporti commerciali o finanziari con controparti locali.

Capire la situazione del Paese è importante per orientarsi. Conoscere infatti le regole di base per operare in questo mercato è un elemento essenziale per le aziende che cercano opportunità in Iran.

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