Firenze - SOS Palestina: sold out concerto ideato da Pelù
- 21 set
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Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Musica e impegno per la pace hanno caratterizzato il concerto tenutosi a Firenze il 18 settembre ideato e voluto da Piero Pelù. La grande musica per “aiutare le vittime del genocidio in atto in Palestina”. Tra musica, impegno umanitario, beneficenza e preoccupazione per Gaza e i palestinesi, è andato in scena all’anfiteatro delle Cascine a Firenze, gremito e sold out, S.O.S. Palestina!, il grande concerto nato dalla volontà di Pelù per raccogliere fondi per aiutare Medici Senza Frontiere nelle attività di soccorso della popolazione palestinese.
Il 20 giugno 2026 nuova data per il prossimo concerto della pace che si svolgerà sempre nel parco delle Cascine di Firenze, all’ippodromo del Visarno. Ad annunciarlo è stato proprio il noto cantante durante l’apertura del concerto, mentre, applauditissimo, sventolava bandiere della Palestina.
Con lui sul palco Angelo Rusconi di Medici Senza Frontiere. I tanti artisti che si sono avvicendati sul palco si sono esibiti gratuitamente per contribuire alla causa della serata.
Il pubblico si è infiammato ai ritmi di Roy Paci e Aretuska, seguiti dallo swing dei Patagarri. Tra gli ospiti della serata Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, Dario Salvetti del Collettivo di Fabbrica dell’ex Gkn e, in collegamento telefonico, la testimonianza di Josè Nivoi, rappresentante del gruppo di portuali della Usb-Calp di Genova imbarcato sulla spedizione della Global Sumud Flottilla.

Sono saliti poi sul palco gli Zen Circus e i Tre Allegri Ragazzi Morti che hanno intonato Bella Ciao in un medley con Il Disertore di Fossati. Sul palco è salita poi Emma Nolde, a seguire l’acclamatissima Bandabardò con i tanti cavalli di battaglia come Manifesto e Beppe Anna che hanno fatto ballare tutto il pubblico. Hanno poi aperto il loro concerto i Fast Animals and Slow Kids e gli Afterhours con la cover di War Pigs dei Black Sabbath, canzone simbolo che denuncia chi scatena guerre. Un omaggio a Ozzy Obourne intonato da Manuel Agnelli e poi tante voci di successo come Strategie, Padania e Male di miele, che hanno infiammato l’anfiteatro. In uno dei cambi palco è stata letta anche la storia di Adnan Bursh, direttore dell’ortopedia del più grande ospedale di Gaza, arrestato, deportato e poi ucciso da un gruppo di soldati nell’aprile 2024. A chiudere la serata Piero Pelù, accompagnato sul palco da Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo e i Bandidos. Accolto da un’ovazione, tutti a cantare con lui Io ci sarò, Bomba Boomerang, Vento, per giungere alla chiusura con le note di Eroi nel vento dei Litfiba.
“Una serata indimenticabile di musica ma anche di parole in questo momento storico- ha detto il rocker fiorentino - Gaza è un esempio di come un potere può essere opprimente e violento”.







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