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Gaza – Ancora una notte di guerra. ONU, nulla di fatto


(Assadakah Beirut) – L'esercito israeliano continua con gli attacchi nella Striscia di Gaza, come testimoniano numerose persone sul posto, mentre non si fermano i lanci di razzi palestinesi per rappresaglia. Decine di missili sono caduti in diversi punti dell'enclave. I caccia hanno israeliani martellato l'area di Khan Younis, Gaza City e i territori più a nord. In serata le forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di aver attaccato anche un complesso dell'intelligence militare di Hamas.

La riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tenuta ieri pomeriggio al Palazzo di Vetro, ha visto la partecipazione del segretario generale Antonio Guterres, del coordinatore speciale delle Nazioni unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, del ministro degli Esteri palestinese Riad al Malki, mentre per gli USA era presente l'ambasciatrice Linda Thomas-Greenfield. Nemmeno questa volta il Consiglio è stato in grado di concordare una dichiarazione pubblica (che deve essere adottata per consenso). La Cina, presidente di turno, ha accusato gli Usa di bloccare un appello dei quindici per allentare le tensioni a Gaza, e il ministro degli Esteri di Pechino Wang Yi ha detto che gli Stati Uniti hanno bloccato una bozza del Consiglio per chiedere la cessazione delle ostilità. Cina, Norvegia e Tunisia sono "profondamente preoccupate per il conflitto tra Hamas e Israele e "il crescente numero di vittime civili" e chiedono "un'immediata fine delle ostilità, il pieno rispetto del diritto internazionale" e la tutela "soprattutto dei bambini". Il comunicato è stato diffuso dal governo di Oslo a margine della riunione del Consiglio di Sicurezza che non è riuscito a raggiungere una posizione comune. La maggioranza dei Paesi e delle potenze chiedeva infatti la fine immediata delle ostilità, ma il solido appoggio degli Stati Uniti a Israele ha impedito di raggiungere l'unità.

Guterres, aprendo il Consiglio di Sicurezza sul Medio Oriente, ha definito la distruzione degli uffici dei media a Gaza da parte di Israele "estremamente preoccupante", sottolineando che "ai giornalisti deve essere consentito di lavorare senza paura e intimidazioni".

"Non ci sono parole che possono descrivere gli orrori che la nostra gente sta sopportando", ha detto il ministro degli Esteri palestinese Riad Al Malki durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu, descrivendo nei dettagli le morti di civili e bambini palestinesi in seguito agli attacchi aerei di Israele. "Israele sta commettendo crimini di guerra e crimini contro l'umanità - ha aggiunto -, alcuni non vogliono usare queste parole, ma sanno che sono vere"

"Ricordatevi che ogni volta che Israele sente un leader straniero parlare del suo diritto di difendersi, è ulteriormente incoraggiato a continuare ad uccidere intere famiglie nel sonno", ha detto Al Malki. "Quanti civili palestinesi uccisi sono abbastanza per avere una condanna? Qual è la soglia per l'indignazione?". "Israele continua a dirvi 'mettetevi nei nostri panni'. Ma Israele non indossa scarpe, indossa stivali militari. È una potenza occupante, e una potenza nucleare", ha aggiunto.

"La nostra gente non si arrenderà o dimenticherà i propri diritti, la libertà della Palestina è la sola via per la pace. E visto che la pace è responsabilità di questo Consiglio aiutateci a raggiungere la libertà della Palestina", ha detto il ministro degli Esteri palestinese.

L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti e presso l'Onu, Gilad Erdan, ha accusato il movimento palestinese di Hamas di avere "premeditato" una guerra con Israele con l'obiettivo di conquistare il potere in Cisgiordania.

"Hamas ha scelto di enfatizzare le tensioni, usate come pretesto, per cominciare questa guerra" con Israele, ha detto il diplomatico che ha evocato una manipolazione palestinese. Secondo il rappresentante dello Stato ebraico a New York, non ci sono giustificazioni per il "lancio alla cieca di razzi contro i civili". Inoltre, i Palestinesi "usano scudi umani" aumentando il numero delle vittime civili. Per queste ragioni, ha chiesto la condanna dell'Onu per i lanci di razzi e ha detto che Israele "non aveva altra scelta" che rispondere agli attacchi per farli cessare. Sono in corso scontri fra le truppe israeliane e i palestinesi vicino a Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce 'The Times of Israel' aggiungendo che alcuni razzi continuano a colpire il sud d'Israele.

Il ministero della Salute dei Territori palestinesi, in serata, aggiorna a 197 il totale dei morti a Gaza dall'inizio dei nuovi scontri con Israele. Il totale include 58 minori e bambini e 34 donne. I feriti sono per ora 1.240.

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