Gaza - Il progetto Sunrise diventerà reale?
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Roberto Roggero* - Che non fosse solo una provocazione, ma un progetto reale di pessimo gusto lo temevano in molti. Il presidente americano ha dichiarato, mentendo sapendo di mentire: “Non una mia idea, io l’ho solo condiviso”, ma non bisogna dimenticare che sono parole di uno che, prima di arrivare alla Casa Bianca, è diventato miliardario con gli affari immobiliari.
Molti ricorderanno il video, realizzato con la AI, che lo scorso febbraio ha suscitato l’indignazione mondiale, ma lo stesso Trump non ha mai smentito questa distorta e distopica visione della Striscia di Gaza si affiancasse alle sue aspettative.

Il Wall Street Journal svela la verità sul cosiddetto “Progetto Sunrise”, ovvero un piano immobiliare presentato in 32 slides, elaborate dai negoziatori di fiducia di Donald Trump, cioè il genero e protetto Jared Kushner, e l’inviato speciale Steve Witkoff (nomi chiaramente di origine ebraica), che avrebbero già ottenuto l’adesione di importanti investitori da Turchia, Egitto, alcuni Paesi del Golfo e naturalmente Stati Uniti e Israele. Dalla promessa di costruire abitazioni per i palestinesi, alla quale ben pochi hanno creduto realmente, si è quindi giunti alla prevista realizzazione di hotel di lusso e super-attici per finanziare le case della popolazione di Gaza, già decimata dal massacro scatenato dal governo Netanyahu, per un costo di oltre 115 miliardi di dollari in 10 anni.
Dallo Studio Ovale, nessuna smentita né alcuna replica alle mille domande rimaste comunque senza risposta e per questo vi è il fondato timore che il Progetto Sunrise sia realizzabile.
Nel frattempo, rimangono alcuni fondamentali interrogativi: dove andrebbero a vivere i circa due milioni di palestinesi della Striscia di Gaza? E come reagirà il mondo quando dovrebbe iniziare lo sgombero delle macerie, sotto le quali, secondo le stime ufficiali, si trovano ancora oltre 10mila corpi? Hamas permetterà davvero che venga realizzata una mostruosità del genere, e quindi sia disposta al disarmo?
(*Direttore responsabile Assadakah News)







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