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Gaza - UE, gli aiuti per la popolazione

Assadakah News Agency - Su iniziativa del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, l’Italia istituirà lunedì prossimo “Food For Gaza”, un tavolo di coordinamento insieme a FAO, Programma Alimentare Mondiale (PAM) e Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICROSS).

“Sin dallo scoppio del conflitto, l’Italia è stata in prima linea nel garantire assistenza umanitaria a Gaza. Ora dobbiamo far arrivare nella Striscia tutti gli aiuti alimentari di cui c’è bisogno”, ha detto Tajani. “Vogliamo promuovere un’iniziativa umanitaria coordinata. L’ho chiamata “Food for Gaza” per agevolare l’accesso degli aiuti alimentari, alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza”.

Il conflitto in corso ha causato un drammatico livello di insicurezza alimentare, il cui deterioramento potrebbe portare a una carestia nell’arco di due mesi con conseguenze ancora più tragiche per i civili, a partire da donne e bambini.

“L’obiettivo di “Food for Gaza” è fare sistema con le organizzazioni attive sul campo per agevolare l’accesso degli aiuti. Il successo di un intervento coordinato sulla sicurezza alimentare della popolazione di Gaza potrà a sua volta facilitare le condizioni di uno sbocco politico cui l’Italia sta lavorando insieme ai partner internazionali”, ha indicato il ministro.

L’iniziativa rappresenta un ulteriore tassello dell’articolato aiuto italiano prestato dallo scoppio della crisi. Da ottobre 2023, il Governo italiano ha fornito 16 tonnellate di beni di prima necessità trasportati dalla Base di Brindisi da due C-130 dell’Aeronautica Militare; inviato un’unità della Marina Militare (la Nave VULCANO) con a bordo un ospedale con TAC, capacità chirurgica e di rianimazione, consentendo di fornire assistenza e cure mediche a civili palestinesi, in maggioranza minorenni; inviato 2 voli dell’Aeronautica Militare, sempre nell’ambito dell’iniziativa volta a prestare cure mediche indispensabili ai bambini palestinesi presso ospedali italiani.

L’Italia ha altresì sostenuto gli organismi internazionali onusiani, il movimento della Croce e Mezzaluna Internazionale e le Organizzazioni della Società Civile, con 20 milioni di euro per interventi umanitari nella Striscia, suddivisi in due pacchetti: il primo erogato a inizio dicembre ed il secondo in corso di erogazione.

Nel quadro del finanziamento italiano a FAO, sono in corso già dal mese di dicembre le consegne di kit veterinari, fertilizzanti, vaccini per animali, foraggio, semenze, serbatoi di acqua, rifugi per animali, teli di plastica per serre, tubi di irrigazione

La Commissione europea ha impegnato ad oggi 81 milioni della dotazione complessiva di 125 milioni di euro destinati agli aiuti umanitari, e sta lavorando all’erogazione dei finanziamenti alle organizzazioni umanitarie partner.

L'Unione Europea ha finora organizzato 41 voli del ponte aereo per fornire oltre 1.800 tonnellate di aiuti ai palestinesi attraverso l'Egitto, e sta esplorando ulteriori mezzi per distribuire forniture salvavita, anche mediante un corridoio marittimo e lanci aerei in collaborazione con i partner umanitari.

Dopo aver visitato ieri la Cisgiordania e la Giordania, il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, oggi si trova in Israele per concludere la sua visita in Medio Oriente volta a ribadire l'impegno dell'UE nel mobilitare tutti i mezzi possibili per fornire aiuti umanitari ai palestinesi in difficoltà.

In Israele il Commissario ha incontrato il Ministro degli Affari esteri israeliano, il coordinatore israeliano delle attività del governo nei territori (COGAT) e i partner umanitari dell'UE sul campo, e ha condiviso l'invito inequivocabile dell'Unione a proteggere i civili e a garantire un accesso libero e sicuro agli aiuti umanitari in tutta Gaza, ribadendo al contempo la richiesta di rilasciare tutti gli ostaggi. Il Commissario si è recato in visita a Kerem Shalom, il valico di frontiera israeliano nella Striscia di Gaza, per sottolineare l'importanza fondamentale di consentire un accesso umanitario libero e sicuro attraverso tutti i valichi di frontiera, aprendone contemporaneamente di ulteriori, anche a nord di Gaza.

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