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Giordania - 25 maggio, Giorno dell'Indipendenza

Assadakah News - Il 25 maggio, i giordani celebrano il Giorno dell'Indipendenza del Regno, ricordando il ruolo degli Hashemiti nel gettare le basi dello Stato moderno, basato sui principi della Grande Rivolta Araba di libertà, unità e una vita migliore.

Quando il principe

Quando il principe Abdallah bin Hussein fondò l'Emirato di Transgiordania, nel 1921, si prefisse l'obiettivo di raggiungere l'indipendenza della nazione, e uno standard di vita dignitoso basato sui valori di giustizia, uguaglianza e accettazione degli altri. Durante il regno di S.A. Al Hussein, la Giordania compì passi importanti nel processo di costruzione dello Stato. Nel 1921 venne formato il primo governo, guidato da Rashid Tali' e nel 1928 fu promulgata la prima legge fondamentale che governò il Paese, seguita nel 1929 dall'apertura del primo Consiglio Legislativo.

Durante quel periodo, la Giordania era sotto il mandato britannico e i giordani liberi, guidati dall'Emiro, combatterono per la libertà e l'indipendenza dell'emirato, finché il loro grande sogno nazionale non si realizzò.

La mattina di sabato 25 maggio 1946, il Consiglio Legislativo adottò all'unanimità la decisione di dichiarare l'indipendenza, provvedimento poi sottoposto all'Emiro che, a Palazzo Raghdan, la firmò con la frase: "Confidando in Dio Onnipotente, accetto questa decisione, grato al mio popolo e fiducioso nel mio governo".

S.M. Re Abdullah II bin Al Hussein ha pronunciato un discorso alla presenza dei membri del Consiglio Legislativo, dei capi di stato e delle delegazioni dei Paesi arabi. Si è tenuta una grande parata dell'esercito giordano, alla quale hanno partecipato migliaia di cittadini giordani e anche numerosi accorsi dai Paesi vicini. In questo scenario, venne deciso di dichiarare il 25 maggio Giorno dell'Indipendenza.

Nel suo discorso per l'occasione, Sua Maestà ha affermato: "È una delle benedizioni di Dio che il popolo comprenda che la corona è il fulcro della speranza, simbolo del suo stesso esistere, manifestazione della sua coscienza e dell'unità dei suoi sentimenti. In effetti, è comando di Dio e comandamento dei Suoi nobili messaggeri che il Re si rivolga al popolo con giustizia e timore di Dio, perché la giustizia è il fondamento della regalità e l'inizio della saggezza è il timore di Dio. Nell'affrontare le nostre sfide, secondo gli insegnamenti della Sharia e l'eredità dei nostri antenati, persevereremo nel servire il nostro popolo, rafforzando il nostro Paese e cooperando con i nostri fratelli, i re arabi e i loro leader, per il bene di tutti gli arabi e la gloria dell'intera umanità".

Il 6 settembre 1951, Re Talal bin Abdullah assunse i poteri costituzionali come Sovrano del Regno Hashemita di Giordania, sviluppando il processo che portò alla Costituzione, con grande impegno nel consolidare le relazioni con i Paesi arabi, formando l'Accordo congiunto di difesa, sicurezza collettiva e cooperazione economica tra i Paesi arabi.

L'attuale sovrano del Regno Hashemita di Giordania, Re Abdallah II
L'attuale sovrano del Regno Hashemita di Giordania, Re Abdallah II

L'11 agosto 1952, Hussein bin Talal fu proclamato Re. All'epoca aveva diciassette anni e, una volta raggiunta la maggiore età, il 2 maggio 1953 prestò giuramento costituzionale in Parlamento come Sovrano del Regno Hashemita, portando avanti il processo di indipendenza, arabizzando la leadership dell'esercito arabo nel 1956, e ponendo fine al trattato giordano-britannico nel 1957.

In un discorso pronunciato in occasione del Giorno dell'Indipendenza e del Giorno dell'Esercito (25 maggio 1976), Sua Maestà affermò: "La lotta della Giordania per raggiungere la propria indipendenza è stata ardua, ma la lotta per tradurre quell'indipendenza in fatti è stata ancora più ardua e difficile. La storia di questa lotta, tra sfide e pericoli, è stata lunga e complessa, ma i suoi risultati, grazie a Dio, sono stati vittoriosi. Per quanto la situazione sembrasse a molti carica di fattori di disperazione e fallimento, la Giordania, con la determinazione e i sacrifici dei suoi figli, le ha trasformate in situazioni adornate da incentivi di fiducia e ragioni di successo".

Il 7 febbraio 1999, Sua Maestà il Re Abdullah II Ibn Al Hussein prestò giuramento costituzionale davanti all'Assemblea nazionale, proseguendo il cammino di costruzione e donazione. Durante il suo regno propizio, Sua Maestà desiderava ardentemente una rinascita globale che avrebbe garantito una vita dignitosa ai giordani e sancito i principi della Grande Rivolta Araba e dell'indipendenza nell'unità, e nella libertà. Nel discorso pronunciato il 24 maggio 2017, in occasione del Giorno dell'Indipendenza e dell'Esercito, Sua Maestà ha affermato: "Poiché crediamo che l'indipendenza sia un continuo processo di conquista e costruzione, oggi mi rivolgo ai miei figli e alle mie figlie, ai giovani di questa nazione, che sono il faro di speranza e le energie creative che hanno reso la nostra Giordania un modello di eccellenza e leadership... Con la loro fede e determinazione, e senza paura o esitazione, innovano e creano per portare alto il nome della Giordania".

Sua Maestà Re Abdullah II Ibn Al Hussein patrocina le celebrazioni annuali del Giorno dell'Indipendenza che si tengono al Palazzo Raghadan. Nel corso della cerimonia, conferisce medaglie reali a numerose persone che hanno contribuito al progresso della nazione e hanno dimostrato eccezionale creatività e contributi straordinari.

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