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Interscambio commerciale Italia-Algeria

  • 3 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Paola Angelini (Assadakah News)

 

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L'interscambio commerciale tra Italia e Algeria nel periodo gennaio-agosto 2025 ha raggiunto circa 9 miliardi di euro.

Questi dati aggiornati confermano la centralità del partenariato bilaterale nel Mediterraneo anche in un contesto di volatilità energetica e tensioni geopolitiche.

Le esportazioni italiane sono in crescita, raggiungendo 1,93 miliardi di euro, con un aumento dell'11,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. I settori che hanno trainato la crescita sono i prodotti della raffinazione del petrolio 284 milioni di euro; macchine di impiego generale 191 milioni di euro; macchine industriali e componentistica per energia e fluidi 190 milioni di euro; macchinari specializzati per industria alimentare, plastica e cantieri 177 milioni di euro; prodotti chimici e fertilizzanti 77 milioni di euro. Questo andamento sottolinea il ruolo dell'Italia come partner di riferimento per la modernizzazione industriale, la fornitura tecnologica e lo sviluppo della capacità produttiva locale algerina. Le importazioni italiane dall'Algeria ammontano a 7,05 miliardi di euro registrando un calo del 36%. Le voci principali delle importazioni sono gas naturale che rappresenta l'84% del totale, pari a 5,94 miliardi di euro, confermando il valore strategico del rapporto energetico. I Prodotti della raffinazione del petrolio 580 milioni di euro. Il petrolio greggio 267 milioni di euro. I prodotti siderurgici 121 milioni di euro. I prodotti chimici e fertilizzanti 87 milioni di euro.

Il forte incremento delle esportazioni siderurgiche algerine evidenzia la crescita del settore nazionale e un marcato orientamento verso i mercati europei. È da segnalare l'intesa, da circa un miliardo di euro, per la realizzazione in Algeria di un impianto di preridotto di ferro – (Il preridotto o DRI - Direct Reduced Iron, un modo alternativo di produrre ferro, è stato sviluppato per superare le difficoltà degli altiforni convenzionali). Fonte: DRI d'Italia S.p.A.

Questo progetto si basa su un modello produttivo altamente energivoro, sostenibile solo in Paesi con ampia disponibilità di gas naturale e risorse energetiche a basso costo.

La scelta dell'Algeria è il frutto della lunga cooperazione industriale tra Roma e Algeri e dell'interesse comune a rafforzare l'integrazione produttiva lungo le catene del valore euro-mediterranee.

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