top of page

Iran - Il primo cardinale a Teheran

Assadakah News - Il cardinale Dominique Mathieu è il primo rappresentante ufficiale di papa Francesco nella Repubblica Islamica dell’Iran, che definisce “Un Paese con una millenaria tradizione e troppo spesso erroneamente demonizzato”.

ree

In questi giorni all’attenzione della cronaca, a causa della vicenda di Cecilia Sala, l’Iran è il difficile campo d’azione del belga cardinale Mathieu, francescano conventuale, primo porporato cattolico in Iran nella secolare storia della Chiesa. Papa Francesco lo ha nominato in segno di rispetto, come una onorificenza per il fraterno popolo iraniano, sottolineando che la Chiesa non è contro il governo iraniano. Un lavoro difficile, senza dubbio, per fare in modo che le differenze culturali siano elemento di avvicinamento e non di divisione. Ne è prova il Natale appena trascorso, che in Iran è stato celebrato da cattolici e musulmani insieme, poiché Cristo è figura fondamentale anche per la religione islamica.

“Attualmente, non esistono statistiche ufficiali e precise dei cattolici in Iran - dichiara il cardinale Mathieu - ma le stime variano, ma si calcola che i cattolici costituiscano circa lo 0,003% della popolazione, comprese le donne, che hanno raggiunto un elevato livello di istruzione, equivalente a quello degli uomini, e rappresentano circa il 15 % della forza lavoro.

Non c'è mai stato un cardinale in Iran a rappresentare il Vaticano, e tale nomina ha un significato importantissimo, specialmente per promuovere un dialogo costruttivo.

La presenza di Mathieu a Teheran inoltre, potrebbe essere il prologo a una eventuale visita apostolica dello stesso pontefice a Teheran, che rappresenterebbe un passo significativo verso una Chiesa locale fortemente minoritaria e per un Paese con una lunga tradizione.

Comentarios


bottom of page