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Iran - Ministro Araqchi: "Serve dialogo, non bullismo politico"

Assadakah News - Il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, Abbas Araqchi, ha avuto colloqui con figure di spicco egiziane provenienti dal campo politico, intellettuale, dei media, accademico ed economico. Araqchi ha incontrato gli ex ministri degli Esteri egiziani Amr Moussa, Nabil Fahmi e Mohamed Al-Orabi in un ristorante tradizionale del Cairo.

In precedenza, il diplomatico iraniano ha visitato il distretto di Khan el-Khalili e i suoi antichi siti e ha eseguito la preghiera del Maghrib nella moschea dell'Imam Hussein al Cairo.

Araqchi ha compiuto una rapida ma importantissima visita al Cairo, per discutere delle relazioni bilaterali e degli sviluppi regionali, e incontrare, fra altre autorità, il presidente Abdel Fattah El-Sisi e il ministro degli Esteri, Badr Abdelatty.

E’ la terza visita di Araqchi in Egitto da quando è entrato in carica nel 2024; in precedenza ha accompagnato il presidente Masoud Pezeshkian al vertice D8 in Egitto lo scorso dicembre.

Iran ed Egitto mirano a rafforzare le relazioni bilaterali, sulla base degli sforzi compiuti negli ultimi due anni. Gli incontri e le consultazioni ad alto livello tra i due Paesi nell'ultimo anno e mezzo riflettono un impegno reciproco.

Araqchi ha poi fatto riferimento all’iniziativa che riguarda aziende iraniane pronte a prendere parte alle operazioni di ricostruzione del Libano, aggiungendo che Teheran e Beirut rimangono impegnate a rafforzare i legami politici ed economici. Durante una conferenza stampa a Beirut nella serata di ieri, Araqchi ha ribadito il forte sostegno dell'Iran all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale del Libano, sottolineando l'impegno dell'Iran a promuovere relazioni basate sul rispetto reciproco, gli interessi comuni, la non interferenza negli affari interni e la stabilità regionale.

L'alto diplomatico iraniano ha condannato l'occupazione israeliana di parti del territorio libanese, esprimendo il sostegno dell'Iran a tutti gli sforzi del governo e del popolo libanese per porre fine all'occupazione con mezzi diplomatici o di altro tipo.

Riferendosi alla disponibilità delle aziende iraniane a impegnarsi nella ricostruzione del Libano, Araqchi ha detto: "Le aziende iraniane sono pronte a impegnarsi in questo sforzo di ricostruzione, e se l'amministrazione libanese lo desidera, sarà condotto attraverso il suo governo. L'Iran sostiene il dialogo, l'unità nazionale e la costruzione del consenso in Libano, sottolineando che Teheran rispetta qualsiasi decisione presa collettivamente dai diversi gruppi politici e religiosi del Libano.

Araqchi ha sottolineato che queste discussioni sono una questione puramente interna per il Libano e che nessuna potenza esterna dovrebbe interferire nel processo. Dopo il suo arrivo a Beirut martedì mattina, Araqchi ha incontrato il presidente libanese Joseph Aoun per discutere gli sviluppi regionali e bilaterali. Ha anche incontrato il suo omologo libanese, Youssef Rajji.

Passi significativi anche nel campo dei negoziati sul nucleare. Il presidente Masoud Pezeshkian ha ribadito che l'Iran è aperto ai negoziati, ma si rifiuta di impegnarsi in colloqui sotto pressione o bullismo. "Abbiamo accolto con favore i negoziati e continuiamo a farlo, ma il fondamento di qualsiasi discussione deve essere il rispetto reciproco, senza che una parte imponga la propria volontà all'altra", ha detto martedì il presidente Pezeshkian mentre riceveva le credenziali del nuovo ambasciatore della Nuova Zelanda a Teheran, Bethany Madden. Le sue osservazioni sono state in risposta all'inviato che ha espresso la speranza che i colloqui sul nucleare in corso tra Iran e Stati Uniti producano risultati positivi.

Pezeshkian ha criticato l'approccio a due pesi e due misure da parte delle grandi potenze nei confronti dell'Iran e di Israele, accusandoli di ostacolare il progresso di altre nazioni attraverso l'intimidazione. "È del tutto inaccettabile che un regime commetta crimini nella regione con il sostegno di paesi potenti, mentre si cerca di dipingere gli altri come minacce alla pace e alla sicurezza regionale, creando una scusa per imporre le loro richieste", ha detto il presidente.

Ha sottolineato la posizione di lunga data dell'Iran che non cerca di sviluppare un'arma nucleare, aggiungendo che la Repubblica islamica rimane pienamente pronta a cooperare per dimostrare la natura pacifica del suo programma nucleare.

In un altro incontro di martedì, il presidente Pezeshkian ha dato il benvenuto agli ambasciatori iraniani di nuova nomina in Cina, Azerbaijan, Costa d'Avorio, Messico, Cuba e Uruguay. Ha sottolineato che l'espansione della cooperazione con altri paesi rafforza l'Iran contro le pressioni esterne e ha elogiato i diplomatici iraniani per i loro sforzi nello sviluppo di partenariati internazionali. Ha aggiunto che l'Iran sta lavorando attivamente per rafforzare i legami con le nazioni africane e latinoamericane.

L'Iran è aperto a un accordo con gli Stati Uniti basato sulla creazione di un consorzio regionale per l'arricchimento dell'uranio, purche' questo abbia sede sul suo territorio.

La soluzione del consorzio era stata proposta dall'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, e prevede la creazione di un programma nucleare civile, monitorato dall'Aiea, che fornisca energia a piu' Paesi e comprenda, oltre a Usa e Iran, nazioni come l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar e perfino la Turchia.

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