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Iran - Pechino e Parigi per soluzione sul nucleare

Assadakah News - I presidenti di Cina e Francia, Xi Jinping ed Emmanuel Macron, hanno riaffermato il loro impegno nella promozione di una soluzione politica alla questione nucleare iraniana. In una dichiarazione congiunta pubblicata oggi sui media statali cinesi, i due presidenti hanno espresso "preoccupazione" per il deterioramento della situazione in Medio Oriente, sottolineando l'importanza di cooperare con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e salvaguardare il sistema internazionale di non proliferazione nucleare.

Entrambi hanno chiesto il rispetto della tregua durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi che verranno disputate a Parigi l'estate prossima, invocando la cessazione di tutte le ostilità. "Mentre i conflitti si espandono e le tensioni aumentano, una tregua è un'opportunità per lavorare verso una soluzione duratura ai conflitti, nel pieno rispetto del diritto internazionale", afferma la dichiarazione, che ribadisce sostegno alla costituzione della Palestina come Stato indipendente e rivendica la libertà di navigazione nel Mar Rosso.

"Le attività nucleari pacifiche dell'Iran rientrano e rimangono nell'ambito dei suoi impegni internazionali". Lo ha affermato l capo del nucleare iraniano Mohammad Eslami in una conferenza stampa congiunta con il capo dell'Aiea Rafael Grossi nella città iraniana di Isfahan. Lo riporta Irna. Grossi - secondo quanto riportato - ha affermato che il suo viaggio a Teheran dimostra che l'Aiea è determinata a mantenere "un clima costruttivo" nei suoi rapporti con Teheran. L`Iran dovrà "cambiare" la sua dottrina nucleare se la sua esistenza sarà minacciata da Israele, ha detto Kamal Kharrazi, un consigliere della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, sollevando rinnovate preoccupazioni circa il programma nucleare di Teheran, che secondo Israele e altri Paesi si sarebbe concentrato per decenni sulla produzione di un'arma atomica. "Non abbiamo alcuna decisione sulla costruzione di una bomba nucleare, ma se l'esistenza dell'Iran fosse minacciata, non ci sarà altra scelta che cambiare la nostra dottrina militare", ha detto Kharrazi, aggiungendo che Teheran ha già segnalato di avere il potenziale per costruire tali armi.

"Nel caso di un attacco ai nostri impianti nucleari da parte del regime sionista, la nostra deterrenza cambierà", ha aggiunto Kharrazi. Ad aprile, Iran e Israele hanno raggiunto il livello più alto di tensione, con Teheran che ha lanciato direttamente circa 300 missili e droni contro Israele come ritorsione per un sospetto attacco israeliano mortale a un edificio del consolato iraniano a Damasco, in Siria.

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