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Iran - Vittime per scontri al confine afghano


Assadakah News Agency - Un nuovo scontro tra le forze del movimento fondamentalista afghano talebano e le guardie di frontiera iraniane al confine tra i due Paesi ha provocato almeno due morti, uno per parte, in un nuovo episodio di tensione tra i due Paesi accentuato da una disputa per diritti sull'acqua. Lo scontro, con colpi di artiglieria e armi leggere, è avvenuto intorno a mezzogiorno a Makki, tra la provincia afghana sudorientale di Nimruz e la provincia iraniana di Sistan e Balochistan, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Tasnim. Il ministero dell'Interno talebano ha confermato lo scontro e reso noto il bilancio provvisorio delle vittime attraverso il suo portavoce Abdul Nafi Takur, che ha accusato le forze iraniane di avere iniziato alle ostilità, ormai terminate. Al centro della contesa, la gestione condivisa del bacino del fiume Helmand, regolata da un trattato firmato dai due Paesi nel 1972. L’accordo prevede che Kabul ceda a Teheran 820 milioni di metri cubi d’acqua del fiume ogni anno, ma la Repubblica islamica afferma di averne ricevuti solo 2 milioni. L’Iran, dunque, accusa l’Afghanistan di rifiutare di cedere la parte concordata, a seguito della costruzione delle dighe di Khajiki e di Kamal Khan, che hanno deviato il corso del fiume. Il governo dei talebani, tuttavia, ha rifiutato di rispondere alle richieste dell’Iran, con il pretesto della carenza di acqua nel letto del fiume. Di contro, Teheran sostiene che le fotografie aeree del fiume dimostrano il contrario. Il presidente della Repubblica islamica, Ebrahim Raisi, ha recentemente ammonito le autorita’ afgane, esortandole a riconoscere il diritto di accesso alle risorse idriche alla popolazione della provincia iraniana del Sistan e Balochistan, che ne soffre una grave carenza, ma Kabul non ha dato segni di disponibilità al dialogo.

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