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L'Italia richiama la memoria dei giudici caduti

Assadakah Roma - L'Italia ricorda i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (e le numerose altre vittime) assassinati dalla mafia 29 anni fa. Molti Comuni, con il sostegno dei propri cittadini, hanno organizzato per l'occasione incontri pubblici.

"Sindacati e Comuni, così come molte università, hanno un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione, poiché gestiscono scuole dove inizia il lavoro di sensibilizzazione. I programmi scolastici includono materiali speciali sul pericolo della mafia nella società. Il pubblico di oggi. la partecipazione indica la coscienza e la forte volontà della popolazione di combattere mafia e criminalità", come il tragico crimine che ha portato all'uccisione dei giudici. Il 23 maggio 1992, mille chilogrammi di tritolo hanno ucciso Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta, che combattevano per questo. Per molti lunghi anni, il giudice Falcone, sua moglie, il giudice Francesca Morvillo, e tre delle guardie del corpo, , si erano dedicati alla lotta contro la mafia, ben sapendo che tale scelta li avrebbe portati nel mirino della criminalità organizzata, e alla fine è accaduto. Lo stesso è avvenuto poco tempo dopo, con la morte del giudice Paolo Borsellino, assassinato da un'autobomba a Palermo. Tutti i suoi spostamenti erano pianificati e studiati in anticipo.

Il periodo degli anni Ottanta in Italia, e in particolare in Sicilia, è stato caratterizzato da troppi cadaveri, come avvenne anche per quanto riguarda il giudice Rocco Chinnici, capo del Pool Antimafia della Procura di Palermo, o per il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie, o il leader comunista Pio La Torre, che aveva promosso un'importante legge per autorizzare il sequestro dei beni alla mafia. Stesso discorso per quanto riguarda Piersanti Mattarella, fratello dell'attuale Presidente della Repubblica. La lista è decisamente lunga.

La mafia ha avviato una campagna terroristica per spaventare lo Stato e assicurarsi che il governo si sottomettesse ai suoi desideri, e fu a questo punto che scesero in campo i giudici Falcone, Borsellino e molti altri. Le indagini condotte da questi eroici rappresentanti della legalità non sono state vane. (fonte: National News Agency - Beirut)

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