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La corsa agli armamenti che non finisce mai...

Roberto Roggero - In un mondo dove la speranza di pace tenta con fatica sempre maggiore di affermarsi, non cessa invece quella che anni fa era definita “corsa agli armamenti”. Ancora oggi, un Paese è considerato potente non perché in grado di dimostrare quando può fare per la pace e la cooperazione, ma in base alla propria potenza militare, con investimenti da capogiro che avrebbero da tempo risolto numerose questioni ancora irrisolte, prime fra tutti fare e povertà.

Ogni anno, Global Firepower valuta oltre cinquanta fattori, fra cui diversità di armamenti, forza lavoro disponibile, posizione geografica, forza finanziaria, per determinare quali nazioni dominano il nostro mondo in termini di potenza militare.

La Grecia è uno dei Paesi che spende meno per il mantenimento e lo sviluppo della Difesa, a parte il discorso di Paesi come il Costa Rica, che di fatto non possiede alcun esercito o forza militare. I Paesi che ogni anno spendono a due, e anche tre cifre, nella costante corsa agli armamenti purtroppo non sono pochi. Il Canada, ad esempio, investe circa 37 miliardi di dollari e impiega nel settore quasi 16,5 milioni di persone; la Germania spende ogni anno circa 53 miliardi di dollari e impiega 38 milioni di persone; La piccola isola di Taiwan, di fatto una sorta di protettorato americano, spende 18,3 miliardi di dollari all’anno, e impiega 12,2 milioni di persone. Posizione notevole quella dell’Arabia Saudita, con investimenti per oltre 46 miliardi di dollari all’anno e 18 milioni di persone impiegate nell’industria della Difesa; in Spagna si spendono più di 15 miliardi di dollari e vengono impiegati 22 milioni di persone; la Polonia investe per la Difesa 20,6 miliardi di dollari e impiega 18.6 milioni di persone; Israele investe circa 25 miliardi di dollari, e impiega 3.7 milioni di persone.

Più di 15 miliardi di dollari sono spesi ogni anno dall’Iran, che impiega 48 milioni di persone; l’Australia spende 52,1 miliardi di dollari e impiega 11milioni di persone; Turchia, 25 miliardi di dollari all’anno e 42.4 milioni di persone impiegate; Italia, 37 miliardi di dollari e l’impiego nel settore di 27.4 milioni. In Francia vengono spesi 45 miliardi di dollari e impiegate 30 milioni di persone; Giappone, 39 miliardi di dollari e 53.4 milioni di risorse umane; Corea del Sud, 42 miliardi di dollari e risorse umane disponibili per 30 milioni di persone; Gran Bretagna, 50 miliardi di dollari e l’impiego di 31 milioni di persone;

India, 54 miliardi di dollari e 650 milioni di persone; Cina, 230 miliardi di dollari e 760 milioni di persone; Russia 82 miliardi di dollari e 70 milioni di persone; Stati Uniti, 761 miliardi di dollari e 150 milioni di persone.

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