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Immagine del redattoreMarwa Elkhayal

La figura di Bent al-Shati: Intellettuale Egiziana.




Assadakah News


Il Cairo-Aisha Abdel Rahman, conosciuta come Bent al-Shati, è stata una pensatrice, scrittrice, professoressa universitaria e ricercatrice egiziana di grande rilievo, la cui influenza si è allargata in tutto il mondo arabo.

Nata a Damietta, nel nord dell'Egitto, il 6 novembre 1913, è stata una delle prime donne a penetrare nei campi del giornalismo e dell'insegnamento presso l'Università di Al-Azhar.


Ben al-Shati ha conseguito il dottorato nel 1950 sotto la supervisione del "Decano della Letteratura Araba", Taha Hussein;

ha ricoperto il ruolo di professoressa universitaria in molte università arabe, tra cui l'Università Al-Qarawiyyin in Marocco, l'Università Ain Shams in Egitto, e ha lavorato in istituzioni in Sudan, Algeria, Beirut e negli Emirati Arabi Uniti. È stata anche la prima donna a tenere lezioni presso l'Università di Al-Azhar.

Bent al-Shati ha lasciato un'eredità letteraria imponente con oltre quarantacinque opere nei campi della giurisprudenza islamica, degli studi letterari, degli studi islamici e della storia. Tra i suoi lavori più significativi si annoverano:


▪️ "L'Interpretazione Retorica del Corano"


▪️ "Il Corano e le Questioni Umane"


▪️ "Biografie delle Donne della Casa del Profeta"


▪️ Ha anche curato numerosi testi, documenti e manoscritti importanti.


Ben al-Shati ha ricevuto numerosi premi prestigiosi, tra cui:


▪️ Il Premio di Stato per la Letteratura nel 1978


▪️ Il Premio Internazionale King Faisal per la Lingua e la Letteratura Araba nel 1994


▪️ È stata onorata con membri onorari da molte istituzioni islamiche.


▪️ Il suo nome è stato commemorato da scuole e aule universitarie in tutto il mondo arabo, in riconoscimento dei suoi contributi intellettuali e letterari.


A’isha fu anche un’attivista per i diritti femminili. Il movimento femminista arabo era nato nel 1923 per iniziativa dell’egiziana Hoda Shaʻrawi. A’isha ne impersonò gli ideali naturalmente, soprattutto dal punto di vista accademico: scrisse tra l’altro un Trattato sull’essere umano, in cui respingeva l’idea della precedenza maschile nella creazione, affermando giustamente che il Corano rivela l’origine comune e parallela del maschio e della femmina.


Un riferimento probante è Q. 4:1 in cui si legge: “O gente, credete nel vostro Signore che vi ha creato da un’unica matrice [letteralmente “anima”, nafs] e da questa creò il doppio [lett. “compagna”, zawj] e da essi due fece derivare molti uomini e donne” . Naturalmente, il femminismo si accompagnava al nazionalismo e A’isha fu nasseriana durante il periodo di insegnamento all’università ‘Ain Shams del Cairo, dove tenne la cattedra di arabo dal 1962 al 1970.


Aisha Abdel Rahman è venuta a mancare il 1° dicembre 1998, all'età di 85 anni, lasciando un vasto patrimonio scientifico e letterario che ha notevolmente arricchito il pensiero islamico e la letteratura araba. La sua eredità continuerà a ispirare e influenzare le future generazioni di studiosi e appassionati di cultura araba e islamica.


Chiara Cavalieri

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