Libano - A Roma, nella Chiesa di San Marun, la Messa per il Papa
- 27 apr
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Aggiornamento: 28 apr

Patrizia Boi (Assadakah News) - Oggi, Domenica 27 Aprile 2025 alle ore 11:00, presso la Chiesa di San Marun, Via Aurora 6 a Roma, durante la Domenica In Albis, è stata celebrata la Santa Messa in ricordo del Santo Padre Papa Francesco presieduta da Sua Eccellenza Reverendissimo Mons. Youhanna Rafic Warcha, Procuratore del Patriarcato Maronita presso la Santa Sede e Rettore del Pontificio Collegio Maronita in Roma. Concelebravano Monsignor Joseph Sfeir e Padre Antonio Douaihy, alla presenza di rappresentanti degli ordini religiosi libanesi, di numerosi membri della comunità libanese in Italia e di un folto gruppo di sacerdoti.
Durante l’omelia, Monsignor Al-Warsha ha toccato i punti fondamentali che hanno caratterizzato il pontificato del Capo della Chiesa Cattolica, Papa Francesco, in particolare la sua vicinanza alla gente e ai poveri. L'omelia si è articolata attorno a tre temi principali.
Nell'omelia di Monsignor Al-Warsha, pronunciata domenica 27 aprile 2025 durante la Messa di suffragio per l'anima del compianto Papa Francesco, si è detto:
«Abbiamo sentito molto parlare di Papa Francesco: il Papa umile, il Papa dei poveri, il Papa della misericordia, il Papa della speranza. Era la semplicità fatta grandezza. Molti credenti hanno tratto insegnamenti dalla sua vita e dal suo esempio.
La ricerca di Gesù:
Siamo chiamati a incontrarlo nei piccoli, nei marginalizzati, negli esclusi. Dobbiamo avere il desiderio di cercare il Gesù risorto, vederlo nella nostra vita quotidiana, riconoscerlo ovunque tranne che nella tomba vuota.
Incontrarlo attraverso la Sua Parola: da qui l'invito di Papa Francesco a portare sempre con noi un piccolo Vangelo da leggere e meditare, per conoscere sempre meglio Gesù, le sue opere, il suo cammino.
Immergersi nella Parola di Dio, approfondire il nostro pensiero su di essa, adottarla come voce viva della nostra coscienza interiore.
La preghiera:
Questa relazione con Gesù cresce attraverso la preghiera, che alimenta l'azione rendendola fruttuosa e piena di significato. La preghiera è il polmone della Chiesa.
È il mistero che ha guidato la vita di Gesù, sia in segreto che in pubblico, e lo ha preparato alla missione insieme al digiuno.
La preghiera deve essere il primo desiderio che accompagna ogni nostro giorno, fin dall'alba. Ricordiamo la scuola da cui il Papa ha attinto la sua spiritualità: la scuola ignaziana, fondata da Sant'Ignazio di Loyola, che insisteva sul discernimento e sull'ascolto della volontà di Dio nel presente per poterla vivere pienamente.
La spiritualità mariana: impariamo da lui a chiedere aiuto alla nostra Madre Maria. Era noto per la sua devozione a "Maria che scioglie i nodi" nelle difficoltà della sua vita episcopale, e durante il suo pontificato era solito visitare "Santa Maria Maggiore" prima e dopo ogni viaggio apostolico. Nella sua ultima volontà ha chiesto di essere sepolto lì.
La gioia nel vivere la santità:
Papa Francesco ha scritto molte lettere che portano nel titolo la parola "gioia": La gioia dell’amore, La gioia del Vangelo, Rallegratevi ed esultate.
Annunciare la Buona Novella significa vivere la gioia e portarla agli altri, soprattutto a coloro che vivono nelle periferie e nella solitudine della vita.
Alla Messa hanno partecipato S.E. Mira Daher, Ambasciatrice del Libano in Italia, S.E. Abeer Odeh, Ambasciatrice dello Stato di Palestina in Italia, S.E. Issa Kassissieh, Ambasciatore dello Stato di Palestina presso la Santa Sede, i consoli libanesi in Italia, i consoli onorari e diversi membri della comunità libanese in Italia, tra i quali Marwan Atallah, direttore della stazione di Roma della Middle East Airlines.
Tra i presenti, Victor Trad, Responsabile della Diaspora Maronita in Italia, Maria Cristina Rigano in rappresentanza dell'Istituto Culturale Italo-Libanese e una delegazione dell'Associazione Assadakah,
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