Libano - Papa Leone ricorda le vittime del 4 agosto 2020
- 4 ago
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Assadakah News - Ricorre oggi, 4 agosto, il quinto anniversario della terrificante esplosione al porto di Beirut, che mise la città in ginocchio e causò la morte di 246 persone e il ferimento di oltre 6.500.
In questa particolare occasione, si è tenuta a Beirut una veglia di preghiera. La cerimonia ha incluso la benedizione degli ulivi piantati in memoria delle vittime ed è stata accompagnata dalla lettura di un messaggio di Papa Leone XIV.

Nel messaggio, il pontefice ha espresso la sua compassione a tutti coloro che hanno il cuore ferito, compresi coloro che piangono la perdita dei propri cari, così come coloro che sono stati feriti o hanno perso tutto a causa di questo disastro.
Riflettendo sulla morte e sulla speranza, Leone XIV ha ricordato le parole di Cristo a Marta dopo la morte del fratello Lazzaro: "Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà"
Il papa ha esortato i fedeli a “guardare verso il cielo”, riferendosi all'immagine del Cedro del Libano, "simbolo del vostro Paese".
“Imploro il Padre misericordioso di accogliere, accanto a lui, nella sua casa di riposo, di luce e di pace, tutti coloro che hanno perso la vita. L'amato e sofferente Libano resta al centro delle mie preghiere. Affido ogni libanese alla protezione e alla materna intercessione della Vergine Maria, così come di San Charbel e degli altri santi libanesi”, e ha concluso impartendo la sua benedizione apostolica come segno di conforto”.
Intervenendo alla veglia, il Nunzio Apostolico in Libano, arcivescovo Paolo Borgia, ha osservato che "i libanesi e le famiglie delle vittime sono ancora alla ricerca della verità e della giustizia, che devono prima di tutto prevalere". Ha affermato: "Un po' di speranza sta rinascendo, perché l'inchiesta procede, pur scontrandosi ancora con interessi contrastanti", ma ha aggiunto: "C'è ancora molto da fare".
L'esplosione fu causata da un incendio in un magazzino dove tonnellate di nitrato di ammonio, sostanza chimica utilizzata nei fertilizzanti, erano conservate senza precauzioni di sicurezza, nonostante i ripetuti avvertimenti agli alti funzionari.
Il Presidente Joseph Aoun ha ribadito che lo Stato libanese è impegnato a rivelare tutta la verità, indipendentemente dagli ostacoli o dalle alte cariche coinvolte.







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