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Libia - Ancora polemica sul caso Hannibal Gheddafi

Assadakah News - Fa ancora discutere il caso di Hannibal Gheddafi, il 49enne figlio del defunto rais, detenuto in Libano, a causa di una foto che rivela il trattamento a cui è sottoposto e dove è costretti a vivere, una angusta cella senza finestre situata in un locale sottoterraneo. Dalla prigione in cui è detenuto Hannibal Gheddafi arrivano testimonianze molto dure, col 49enne figlio del Rais che si trova a scontare la propria prigionia in una cella angusta. In un audio diffuso dai media libici, Hannibal Gheddafi si lamenta delle condizioni e della sofferenza per un processo del quale, come lui stesso afferma, “non so nulla”.

La richiesta della Libia

Dopo che la foto è diventata virale sul web, la Libia ha chiesto subito provvedimenti al Libano per una corretta detenzione di Gheddafi.

Il ministero della giustizia libico, infatti, ha chiesto a quello di Beirut il rilascio del figlio del Rais, arrestato in Libano nel 2015. Ma da parte del Libano è arrivata una risposta negativa anche perché, come Tripoli ben sa, le richieste di Beirut sono altre.

Perché Hannibal Gheddafi è in cella

Hannibal Gheddafi è il quarto figlio di Muammar Gheddafi, il terzo avuto con la seconda moglie Safia Faskash. Considerato la pecora nera della famiglia, si trova in carcere in Libano per il rapimento dell’Imam Moussa Sadr, fondatore del movimento libanese Amal, sparito in Libia nell’agosto 1978.

All’epoca dei fatti Hannibal aveva poco meno di 4 anni e ora si trova detenuto senza processo. Ma oggi si trova a essere accusato di nascondere informazioni sulla scomparsa.

L’arresto, avvenuto nel 2015, fu frutto di una imboscata. Sposato con una donna libanese, Alina Skaf, tramite amiche della moglie alcuni elementi legati a Hezbollah lo convinsero a rilasciare un’intervista ad un giornale libanese. Ma all’incontro Hannibal venne rapito e portato clandestinamente in Libano e, tre giorni dopo, consegnato all’esercito libanese.

Lo scambio Libano-Libia

La situazione al limite in cella ha riacceso le luci dei riflettori su Hannibal Gheddafi e la sua prigionia, con gli avvocati che hanno svelato quelle che sarebbero le reali richieste di Beirut a Tripoli. Secondo i suoi avvocati, le autorità libanesi hanno chiesto in cambio della sua liberazione la cancellazione dei debiti finanziari libanesi con la Libia, depositi finanziari che ammontano a circa 3 miliardi di dollari.

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