Assadakah News Agency - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è a Tripoli, in Libia, dove la compagnia petrolifera italiana ENI e la National Oil and Gas Company (NOC) libica firmeranno un accordo per garantire le forniture di petrolio e gas dalla Libia all'Italia.
Sono stati definiti i dettagli per chiudere uno dei più grandi investimenti effettuati in Libia negli ultimi 25 anni: secondo le trattative, infatti, l'italiana ENI investirà fino a 8.000 milioni di dollari (7.358 milioni di euro) per avviare due giacimenti di gas al largo di Tripoli. Ciò consentirà di rilanciare il settore energetico libico degli idrocarburi - principale fonte di reddito - e di fornire all'Italia almeno 1,1 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi a partire dal 2026, un ulteriore passo avanti nel desiderio di sostituire il gas russo.
La firma è prevista fra l'amministratore delegato dell'ENI Claudio Descalzi e il presidente della National Oil Corporation (NOC) libica Farhat Bengdara.
Giorgia Meloni visiterà la Libia, accompagnata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. La delegazione italiana incontrerà nella capitale libica i rappresentanti del governo libico guidati dal primo ministro Abdulhamid Dbeibé e assisterà alla firma tra le due società. Oltre a sostenere il settore energetico libico, le due parti dovrebbero avviare colloqui per unire le forze al fine di ripristinare la stabilità politica della Libia e cooperare congiuntamente contro l'immigrazione illegale.
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