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Marocco - Livello positivo per sviluppo commerci

Franco Abdelkader Omeich - Per il secondo trimestre del 2023, le attuali previsioni dell'Unctad suggeriscono un rallentamento della crescita del commercio globale, sottolineando il recente declassamento dell'economia globale, previsioni alla luce di fattori quali l'inflazione persistente, le vulnerabilità finanziarie, la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche. "Nel complesso, le prospettive del commercio globale per la seconda metà del 2023 sono pessimistiche, poiché i fattori negativi dominano quelli positivi", afferma il rapporto.

Dopo due trimestri consecutivi di calo, il commercio globale di beni e servizi è rimbalzato tra gennaio e marzo 2023. Le prospettive per il resto dell'anno sono fosche. È quanto emerge dall'ultimo rapporto pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad).

Nei primi tre mesi del 2023, gli scambi di merci sono aumentati dell'1,9% rispetto all'ultimo trimestre del 2022, con un incremento di circa 100 miliardi di dollari. Anche il commercio globale di servizi è

aumentato di circa 50 miliardi di dollari, circa il 2,8% rispetto al trimestre precedente. Su base annua, tutte le regioni hanno visto aumentare il proprio commercio internazionale, ad eccezione della Federazione Russa e delle economie dell'Asia centrale. Per i paesi sviluppati, le importazioni cumulative di merci sono aumentate del 7% e le esportazioni del 6%.

Per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo, sia gli acquisti che le consegne sono migliorate del 6%. Il rapporto mostra anche che l'Africa sta mostrando la sua resilienza con un aumento annuo del 7% nelle importazioni e del 12% nelle esportazioni. Così, alla luce dei dati pubblicati da Cnuced e quelli dell'Ufficio Cambi, il Marocco supera la media dei Paesi in via di sviluppo ed emergenti, con una crescita del 10,1% per le importazioni e dell'8% per le esportazioni a fine marzo 2023. Complessivamente, a livello mondiale le tendenze commerciali degli ultimi quattro trimestri sono state influenzate dal settore energetico, dove l'aumento dei prezzi ha portato a un aumento del valore degli scambi, fino a un calo trimestrale dell'11% tra gennaio e marzo 2023. Altri settori che hanno visto aumentare gli scambi sono stati i prodotti agroalimentari, l'abbigliamento, la chimica e gli automezzi. Al contrario, è diminuito il commercio di apparecchiature per ufficio e di comunicazione, nonché di trasporti, dove le tendenze al ribasso sono proseguite nel primo trimestre del 2023.

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