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Marocco - “Mediterraneo, prosperità condivisa”

  • 24 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Assadakah News - Il Marocco ha incrementato le importazioni di petrolio russo nel mese di agosto, nonostante le sanzioni occidentali imposte alle esportazioni energetiche della Russia. Secondo i dati riportati dal sito marocchino "Hespress", le importazioni di derivati petroliferi russi da parte dei Paesi africani hanno raggiunto circa 994mila tonnellate ad agosto, di cui 188mila tonnellate importate dal Marocco, con un aumento di oltre 50mila tonnellate rispetto a luglio. L'Egitto ha raddoppiato le sue importazioni di diesel russo, raggiungendo 141mila tonnellate, mentre la Tunisia ha importato 127mila tonnellate. Tuttavia, le esportazioni di diesel russo sono diminuite del 3% ad agosto, attestandosi a 3,8 milioni di tonnellate. Questo calo è attribuito alla riduzione delle forniture verso Brasile e Turchia, che hanno registrato un decremento rispettivamente del 24% e dell'1%, mentre le esportazioni verso i Paesi asiatici sono aumentate, con oltre 542mila tonnellate di derivati petroliferi russi importati nello stesso mese. Nei primi otto mesi dell'anno, i porti turchi hanno ricevuto oltre 10 milioni di tonnellate di derivati petroliferi russi, con un calo del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Analogamente, le importazioni brasiliane sono diminuite del 16%, raggiungendo 5,2 milioni di tonnellate. Questo ha permesso ai fornitori americani di aumentare le loro spedizioni verso il Brasile, con le esportazioni di carburante dagli Stati Uniti quadruplicate in circa sette mesi, raggiungendo i 2 milioni di tonnellate.

Hamza Benabdallah, presidente della Camera di Commercio di Fe's-Meknes
Hamza Benabdallah, presidente della Camera di Commercio di Fe's-Meknes

Un altro importante esempio è lo sviluppo delle Camere di Commercio, che rappresentano oggi uno spazio imprenditoriale di eccellenza con un ruolo primordiale nel difendere gli interessi delle imprese e nell'accompagnarne la crescita. Lo ha dichiarato Hamza Benabdallah, presidente della Camera di Commercio di Fe's-Meknes, intervenuto al Meda City Forum di Cagliari, organizzato dalla Camera di Commercio di Cagliari-Oristano in collaborazione con Ascame e Unioncamere. Benabdallah ha sottolineato la funzione cruciale delle Camere come strumento per "avvicinare le imprese delle due sponde del Mediterraneo e favorire la nascita di progetti comuni". Ha evidenziato che la globalizzazione rende il mondo "un piccolo villaggio" e che il Mediterraneo, con i suoi legami storici ed economici, deve assumere un ruolo di connessione tra continenti. Il presidente della Camera di Fe's-Meknes ha ricordato un caso concreto di diplomazia economica: "Un anno fa un conflitto commerciale e politico tra imprese marocchine ed egiziane è stato risolto grazie all'intervento diretto delle Camere di commercio dei due paesi, che hanno esercitato pressione sulle autorità politiche per avviare un dialogo e raggiungere rapidamente una soluzione". Un esempio, ha spiegato, del potere di mediazione e della capacità del settore privato di influenzare positivamente le relazioni internazionali. Benabdallah ha richiamato anche l'esperienza dell'Unione per il Mediterraneo e il ruolo delle istituzioni accademiche: "A Fe's e' stata fondata la prima università euro-mediterranea, nata con una risoluzione dell'Unione, che contribuisce oggi a diffondere una cultura mediterranea comune, indispensabile per rafforzare la coesione tra i nostri popoli". Guardando ai numeri, ha ricordato che il Mediterraneo conta circa 500 milioni di abitanti: "Un mercato più grande di quello dell'Unione Europea o degli

Stati Uniti, con potenzialità enormi di crescita e sviluppo". Per il presidente, la priorità è trasformare queste potenzialità in realtà attraverso iniziative congiunte: "Il nostro obiettivo come Camere di commercio è avviare progetti e partenariati concreti, replicando e ampliando le esperienze già avviate in diversi paesi, per rafforzare il tessuto imprenditoriale mediterraneo e consolidare le relazioni tra i nostri Stati". Benabdallah ha concluso sottolineando che "le Camere di commercio hanno la responsabilità di guidare questo percorso, difendendo gli interessi delle imprese e creando le condizioni perché il Mediterraneo diventi davvero uno spazio di prosperità condivisa".

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