Mauritania - Incontro con i vicini per discutere immigrazione

Assadakah News - Il ministro degli Esteri mauritano Mohamed Salem Ould Merzoug è arrivato ad Abidjan, in Costa d'Avorio, nell'ambito di un tour africano che lo ha portato anche in Senegal, Gambia e Guinea-Bissau per discutere di immigrazione.

Nelle tre capitali africane, Ould Merzoug ha consegnato messaggi scritti del presidente della Mauritania Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani ai leader di questi paesi. La questione dell'immigrazione irregolare ha dominato le sue discussioni con i funzionari di questi paesi. Nelle dichiarazioni alla stampa rilasciate durante il tour, il ministro degli Esteri mauritano ha sottolineato l'importanza di mantenere meccanismi di consultazione e scambio continui tra la Mauritania e i paesi vicini, sottolineando il loro "ruolo fondamentale" nell'affrontare "le minacce transfrontaliere in modo più efficace ed efficiente".

Il ministro degli Esteri di Mauritania, Mohammed Salem Ould Merzoug

Ha osservato che l'immigrazione irregolare è "preoccupante per la Mauritania", data la sua posizione geografica sull'Oceano Atlantico, che la colloca sulla rotta dei migranti. Ha tuttavia sottolineato che la Mauritania "continuerà a impegnarsi a lavorare in modo da bilanciare la sicurezza delle frontiere con il rispetto dei diritti dei migranti". Ould Merzoug ha sottolineato che la migrazione irregolare "ha assunto gravi dimensioni umanitarie e di sicurezza, a causa dell'attività delle reti di tratta di esseri umani che sfruttano condizioni difficili ed espongono la vita dei migranti, in particolare di giovani, donne e bambini, a gravi pericoli". Ha sottolineato "il fermo impegno della Mauritania nella lotta contro queste reti criminali, riconoscendone la responsabilità geopolitica". Lo scorso marzo, la Mauritania ha espulso centinaia di immigrati clandestini provenienti dai paesi dell'Africa occidentale, a seguito di una campagna di sicurezza volta a verificare lo status legale di coloro che risiedevano sul suo territorio. La campagna ha suscitato polemiche negli ambienti politici e mediatici della Mauritania e dei paesi dell'Africa occidentale, e delegazioni provenienti dai paesi vicini si sono radunate a Nouakchott per discutere la questione.