MEDFEST 2025 a Olbia
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Talal Khrais, Assadakah News - National News Agency NNA
Paola Angelini (Assadakah News)
È iniziato il Medfest 2025 nella città costiera di Olbia, ampia risonanza durante le giornate, 25-28 settembre, tante sfide: dall’energia rinnovabile, alla cooperazione culturale, al turismo responsabile, la musica.
L’edizione 2025 riunisce in Sardegna istituzioni, comunità scientifiche, imprese e società civili, confermando il ruolo del Mediterraneo quale laboratorio di soluzioni sostenibili e di diplomazia tra popoli.
Il MedFest è promosso dalla Regione autonoma della Sardegna, dall’ Assessorato del turismo, artigianato e commercio, dal Comune di Olbia.

Propone un calendario ricco con oltre dieci tavole rotonde su One Health e salute globale, conservazione della biodiversità, innovazione digitale e robotica; Comunità Energetiche Rinnovabili, marketing territoriale (“MED in Italy”), turismo 4.0, corridoi blu per la tutela della fauna marina e politiche di coesione per accelerare la doppia transizione verde e digitale. Il confronto include best practice del CNR (progetto RAISE e la mostra scientifica AQUAE), del National Biodiversity Future Center (NBFC) del WWF e del mondo portuale-logistico, con sessioni live e collegamenti internazionali, oltre a talk, incontri B2B, mostre e spettacolo.
La conferenza stampa di presentazione, della seconda edizione del MedFest, è iniziata presso la Sala Congressi del Museo Archeologico di Olbia con i saluti istituzionali di Orazio Schillaci, Ministro della salute, Nello Musumeci, Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Inoltre, sono intervenuti Settimo Nizzi, Sindaco di Olbia, Giuseppe Meloni, Vicepresidente della Regione Sardegna, Franco Cuccureddu, Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, e Francesco Felici, Direttore generale del Ministero del Turismo.

Il Presidente del MedFest, Giuseppe Ligorio ha sottolineato come il Festival sia cresciuto rapidamente: “Siamo solo alla seconda edizione e abbiamo già fatto tanto. È con orgoglio e senso di responsabilità che diamo il via ai lavori di un evento nato come visione, e che oggi vuole costruire il futuro partendo dalle ricerche del passato. Puntiamo sulle nuove generazioni, i veri protagonisti del cambiamento, attraverso progetti come il MEDYOUNG, che porteremo avanti insieme a università, istituzioni e aziende. Vogliamo che il MEDFEST diventi un’esperienza autentica e condivisa, una comunità del Mediterraneo capace di guardare a un futuro sostenibile, prospero e inclusivo”.
A fare eco Daniela Ropolo, Head of Sustainable Development di CNH e Vicepresidente MedFest, che ha ricordato le principali novità di questa edizione: “Il MedFest nasce dall’ambizione di affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo: ambiente, salute, energia, turismo e territorio. Quest’anno presentiamo un programma arricchito, che mette i giovani al centro con il progetto MEDYOUNG e apre al mondo del business con il MedFest BUSINESS HUB, dove oltre 50 buyer internazionali si confronteranno in più di 650 incontri. Confermiamo la collaborazione con il CNR e il WWF, con mostre e percorsi scientifici come quello dedicato all’Einstein Telescope, e accanto all’anima scientifica e istituzionale non mancheranno momenti di intrattenimento, dai MedFest Awards alle serate musicali fino alla Notte Blu che coinvolgerà l’intera città di Olbia.”
Il programma dei talk, giovedì 25, un debutto nel segno della salute integrata: la sessione su One Health esplora il legame tra biodiversità e benessere umano, dalla qualità dell’aria all’acqua fino alla sicurezza alimentare, con focus su prevenzione, sport e politiche sanitarie”.
Nel pomeriggio il CNR ha presentato RAISE, ecosistema che integra robotica e intelligenza artificiale per città inclusive, porti intelligenti e tutela ambientale. A seguire, “Il Mediterraneo in movimento” che mette in relazione innovazione, rigenerazione ambientale e sviluppo economico”.
La giornata si è conclusa con la sessione sulle politiche di coesione, che mostra come fondi europei e Green Public Procurement attivino la doppia transizione a livello locale.
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